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OMICIDIO A GENOVA ; UCCISO MANUEL DI PALO, EX MILITANTE DI CASAPOUND, ARRESTATO FILIPPO GIRIBALDI, PORTUALE NO VAX

“L’ho ucciso perché ero geloso, lei lo vedeva in cambio di dosi”, così il portuale di Genova confessa l’omicidio del rivale

#ègiustoinformare 

Filippo Giribaldi, attivista No Vax, ha assassinato con un colpo di pistola Manuel Di Palo militante di Casapound
nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi

🔹Genova, 38enne ucciso a colpi di pistola: arrestato il colpevole

“Si, l’ho ucciso io. Ero geloso perché prima lei vedeva me, poi ha iniziato a vedere anche lui in cambio di dosi. E io sta cosa non la sopportavo”

Filippo Giribaldi, 42 anni, camallo della Culmv, leader delle protesta No Vax a Genova, quasi non conosceva Manuel Di Palo, 37 anni, un passato in CasaPound Liguria, poi una vita fra carcere ed espedienti.

Nella notte in Questura, di fronte al pubblico ministero Eugenia Menichetti e accanto al proprio legale, il portuale ha confessato.

nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi durante una manifestazione No Vax

L’autore della sparatoria, un portuale e portavoce dei movimenti No Vax e No Green pass, si è rifugiato in una chiesa e ha chiesto a un sacerdote di chiamare la polizia, confessando l’omicidio

Un uomo di 38 anni, Manuel Di Palo, è stato ucciso a colpi di pistola a Genova.


L’omicidio è avvenuto in Via Polleri, in zona centro, al termine di una lite.


Sul posto è intervenuto il personale medico del 118 che ha provato a rianimare il giovane, senza però riuscirci.

L’autore della sparatoria, il portuale 43enne Filippo Giribaldi, si è rifugiato in una chiesa e ha chiesto a un sacerdote di chiamare la polizia dopo avergli confessato quanto accaduto.


L’arma del delitto sarebbe stata individuata sotto un’auto parcheggiata poco distante dal luogo dell’omicidio.

🔹”Chiama la polizia, ho ucciso un uomo”

 

“Chiama la polizia, ho ucciso un uomo”, sono le parole che l’autore dell’omicidio ha detto al sacrestano della Chiesa della Santissima Annunziata del Vastato subito dopo essere entrato nella basilica di corsa ed essersi seduto su alcuni gradini. Il sagrestano, Jean Pascal Colì, ha così chiamato subito le forze dell’ordine che hanno arrestato l’uomo che “indossava dei guanti da lavoro”, come ha spiegato.

Il sagrestano, Jean Pascal Colì
🔹Zona affollata di turisti 

In Via Polleri, accanto all’Annunziata, nel cuore della Genova antica tra i palazzi dei Rolli e l’Acquario, i soccorritori hanno provato a rianimare l’uomo colpito dai proiettili della calibro 22, ma le sue condizioni sono apparse subito disperate. L’arma viene ritrovata poco distante sotto un’auto parcheggiata in piazza Bandiera e presa in carico dalla scientifica.

🔹La dinamica

Secondo gli inquirenti, la lite è scoppiata per motivi di natura economica e di droga, tanto che alcuni testimoni avrebbero sentito parlare di euro. L’alterco è iniziato in Salita San Bartolomeo del Carmine, poco distante da dove è avvenuto l’omicidio, con alcuni colpi di pistola sparati dall’assassino ma andati a vuoto. Quindi i due si sarebbero rincorsi fino in via Polleri, dove è stato sparato il colpo fatale a Di Palo.

🔹Chi era Manuel Di Palo

La vittima è un militante di Casapound che nel 2020 era stato condannato, assieme ad altre due persone, a otto mesi con la condizionale per un’aggressione con accoltellamento, avvenuta nel 2018, a un antifascista.

Quest’ultimo stava affiggendo alcuni manifesti poco distante dalla sede genovese di Casapound.

Genova, ucciso in centro militante di CasaPound: arrestato portuale no vax

 

«Chiama la polizia, ho ucciso un uomo, ho ucciso un uomo»

 

 

Filippo Giribaldi, 43 anni, si esprime a fatica mentre si fa largo, correndo, all’interno della basilica della Santissima Annunziata, nel cuore del centro di Genova.

È un “camallo”, ovvero un portuale della Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie del capoluogo ligure (Culmv), nonché una figura di spicco di Libera Piazza, un’associazione no vax e no green pass.

nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi durante una manifestazione No Vax

All’interno della chiesa si trova davanti Jean Pascal Colì, il sagrestano, che assieme a un’altra persona tenta di calmarlo.

Il sagrestano, Jean Pascal Colì

«Era sconvolto e aveva indosso ancora dei guanti da lavoro», racconterà poi.
Le forze dell’ordine, allertate da Colì, sopraggiungono poco dopo e ammanettano il portuale.

Sono da poco passate le ore 18
A pochi metri di distanza, in via Polleri, giace il corpo senza vita di Manuel Di Palo, militante di CasaPound di 38 anni, raggiunto da almeno due colpi calibro 22.
In quell’arteria del centro antico frequentata abitualmente anche dai turisti, tra i palazzi dei Rolli e l’Acquario, sono accorsi i sanitari del 118, che hanno inutilmente cercato di rianimarlo.

Alcuni minuti prima, Giribaldi avrebbe sparato a Di Palo al culmine di una lite

 

Il diverbio sarebbe iniziato in Salita San Bartolomeo del Carmine: qui il portuale avrebbe sparato alcuni proiettili andati a vuoto.
I due si sarebbero quindi rincorsi fino in via Polleri, dove il 38enne ha trovato la morte.
Nonostante le forti appartenenze politiche dei due, per ora, si pensa a un dissidio nato per questioni economiche, forse legate alla droga: alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito i due parlare animatamente di denaro.

L’arma del delitto è stata ritrovata poco lontano, occultata sotto un’auto parcheggiata in piazza Bandiera, ed è stata presa in carico dalla scientifica.

Sul posto è subito arrivato anche il magistrato di turno, Eugenia Menichetti, e la zona è stata chiusa al traffico per consentire agli inquirenti di effettuare i rilievi del caso.

Manuel Di Palo era già noto alla giustizia: nel 2020 era stato condannato, assieme ad altre due persone, a 8 mesi con la condizionale per un’aggressione con accoltellamento avvenuta nel 2018.
La vittima del gruppo, in quell’occasione, era stata un antifascista che stava affiggendo alcuni manifesti poco distante dalla sede genovese di CasaPound.

“L’ho ucciso perché ero geloso, lei lo vedeva in cambio di dosi”

così il portuale di Genova confessa l’omicidio del rivale

Omicidio a Genova, 25enne ucciso a colpi di pistola

Arrestato l’omicida, era dentro la chiesa dell’Annunziata

Un uomo di 38 anni, Manuel Di Palo, è stato ucciso a colpi di pistola nel tardo pomeriggio in Via Polleri nel quartiere del Carmine nel centro di Genova al termine di una lite da Filippo Giribaldi di 43 anni

Sul posto è intervenuto il personale medico del 118 che ha provato a rianimarlo senza però riuscirci.


L’autore della sparatoria ha cercato di scappare ma è stato arrestato dalla Polizia.
L’arma del delitto è stata individuata sotto un’auto parcheggiata poco distante dal luogo dell’omicidio.

“Chiama la polizia, ho ucciso un uomo, ho ucciso un uomo”

sono le parole che l’autore dell’omicidio ha detto al sagrestano della Chiesa della Santissima Annunziata del Vastato subito dopo essere entrato nella basilica di corsa ed essersi seduto su alcuni gradini.

Il sacrestano, Jean Pascal Colì, ha così chiamato subito le forze dell’ordine che hanno arrestato l’uomo che “indossava dei guanti da lavoro“, come ha spiegato.

Il sagrestano, Jean Pascal Colì

Via Polleri è al momento chiusa al traffico dalla polizia locale e sul luogo del delitto, dove è ancora presente il corpo del ragazzo ucciso coperto da un telo bianco, è arrivato il magistrato di turno Eugenia Menichetti.


L’uomo ucciso, Manuel Di Palo, è un militante di Casapound che nel 2020 era stato condannato assieme ad altre due persone a 8 mesi con la condizionale per un’aggressione con accoltellamento, avvenuta nel 2018, ad un antifascista che stava affiggendo alcuni manifesti poco distante dalla sede genovese di Casapound.


L’assassino, Filippo Giribaldi, è un portuale della Culmv tra i portavoce dell’associazione Libera Piazza No Green pass non vax

nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi 

🔹Omicidio in strada, la vittima è l’ex militante di CasaPound Manuel Di Palo
Il 38enne è stato ucciso da Filippo Giribaldi, 42 anni, camallo della Culmv e portavoce del movimento No Green Pass e Libera Piazza a Genova

 

Manuel Di Palo (sulla sx) Filippo Giribaldi (sulla dx)

Era un ex militante di CasaPound, Manuel Di Palo, la vittima dell’omicidio consumatosi nel tardo pomeriggio del 25 aprile in via Polleri, a pochi passi da piazza della Nunziata.

Il 38enne è stato ucciso in strada da un colpo di pistola sparato da Filippo Giribaldi, 42 anni, portuale della Culmv, noto di recente per essere stato tra i protagonisti genovesi del movimento No Green Pass e Libera Piazza Genova.

All’origine del delitto, però, non ci sarebbero motivi politici, secondo fonti investigative, bensì di gelosia nei confronti di una ragazza frequentata da entrambi.

La vittima, un tempo militante di Casapound e Forza Nuova, era stato condannato nel 2020 insieme ad altri due militanti di estrema destra a 8 mesi di reclusione per l’accoltellamento di un antifascista.

Anche Giribaldi è conosciuto alle forze dell’ordine non essendo nuovo a comportamenti di violenza e da stalker.

L’uomo dopo aver premuto il grilletto è scappato e si è andato a rifugiare in chiesa dove ha chiesto al sacrestano di chiamare la polizia.

🔹’Camallo’ uccide ex militante di Casapound e si barrica in chiesa
Manuel Di Palo ucciso in via Polleri dopo una lite iniziata in piazza Banchi: secondo quando riferito dalla polizia l’assassino sarebbe Filippo Giribaldi, 42 anni

Omicidio in strada in via Polleri nel pomeriggio di martedì 25 aprile, un ragazzo di 38 anni, Manuel Di Palo, italiano, ex militante di Casapound, è stato ucciso da un colpo di pistola intorno alle ore 18.
Secondo quanto raccolto tutto sarebbe iniziato in salita San Bartolomeo del Carmine con una lite degenerata in via Polleri all’altezza del civico 3.

Il killer, Filippo Giribaldi, 42 anni, camallo dalla Compagnia unica, ha impugnato una pistola e dopo aver urlato “Te la faccio pagare” ha sparato uccidendo il rivale con un colpo al cuore.

A questo punto si è barricato in chiesa, ma è stato poi fermato dalla polizia intervenuta immediatamente sul posto, arma e bossolo sono stati recuperati sotto un’auto in piazza Bandiera.

Rimangono al momento da verificare il movente e il motivo della lite, all’origine potrebbero esserci motivi di gelosia.

Il sagrestano della chiesa della Nunziata, Jean Pascal, ha raccontato che il killer si è presentato alla porta urlando di aver sparato e di chiamare la polizia:

“Era molto agitato e aveva dei guanti da lavoro, non ho visto la pistola, ma poteva anche averla in tasca”

Via Polleri è stata chiusa al traffico veicolare in entrambe le direzioni, da piazza della Nunziata a via Brignole De Ferrari.

Presenti sul posto anche i carabinieri, gli agenti della polizia locale e il 118 con automedica Golf 4 e ambulanza della Nuova Volontari Soccorso San Fruttuoso


La strada è poi stata riaperta intorno alle ore 21:15

Un uomo di 38 anni, italiano, è stato ucciso in via Polleri da un colpo di pistola poco dopo le ore 18 di martedì 25 aprile 2023.
Il killer si è barricato all’interno della chiesa della Nunziata ed è poi stato arrestato dalla polizia intervenuta sul posto.

Tutto sarebbe iniziato in salita San Bartolomeo del Carmine con una lite degenerata in via Polleri all’altezza del civico 3.
Secondo quando riferito dalla polizia l’assassino sarebbe Filippo Giribaldi, 42 anni, camallo della Compagnia Unica.

Il sagrestano della chiesa della Nunziata, Jean Pascal, ha raccontato che il killer si è presentato alla porta urlando di aver sparato e di chiamare la polizia:

“Era molto agitato e aveva dei guanti da lavoro, non ho visto la pistola, ma poteva anche averla in tasca”

Omicidio via Polleri, il sagrestano:

“È entrato in chiesa gridando ‘ho sparato’, era agitato”

La testimonianza del sagrestano della chiesa della Nunziata, ucciso un ragazzo di 38 anni con un colpo di pistola

🔹Omicidio a Genova

Martedì 25 aprile 2023, poco dopo le ore 18, un uomo di 38 anni è stato ucciso da un colpo di pistola al culmine di una lite con un 41enne, il killer è stato arrestato dalla polizia dopo essersi barricato all’interno della chiesa della Nunziata, secondo quando riferito dalle forze dell’ordine si tratta di Filippo Giribaldi, 42 anni.

La testimonianza di Jean Pascal, sacrestano della basilica:

“Un uomo è arrivato di corsa urlando di chiamare la polizia perché aveva sparato a qualcuno. Poi è entrato in chiesa, un’altra persona che era all’interno ha provato a parlare con lui e ha quindi allertato le forze dell’ordine che sono intervenute e l’hanno arrestato. Questa persona era molto agitata, non aveva la pistola in mano quando è entrata, non so se l’avesse in tasca. L’uomo era vestito normale, con dei guanti di lavoro”

OMICIDIO A GENOVA ; UCCISO MANUEL DI PALO, EX MILITANTE DI CASAPOUND, ARRESTATO FILIPPO GIRIBALDI, PORTUALE NO VAX 


Da una prima ricostruzione la lite, sembrerebbe di natura economica legata a motivi di droga.
L’arma del delitto è stata individuata sotto un’auto parcheggiata poco distante dal luogo dell’omicidio

«Chiama la polizia, ho ucciso un uomo, ho ucciso un uomo»

Filippo Giribaldi, 43 anni “camallo” della Culmv e figura di spicco tra i portavoce di Libera Piazza associazione no vax e no green pass, fatica a parlare mentre entra correndo nella Chiesa dell’Annunziata in centro a Genova poco dopo le ore 18:00

nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi durante una manifestazione No Vax

Alcuni minuti prima, al culmine di una lite, ha ucciso Manuel Di Palo di 38 anni a colpi di pistola proprio a pochi metri dalla chiesa dove si è poi rifugiato all’interno della Basilica.

Jean Pascal Colì, il sagrestano, prima lo calma assieme ad un’altra persona «era sconvolto e aveva indosso ancora dei guanti da lavoro», ha raccontato, e poi chiama le forze dell’ordine che procedono all’arresto.
In Via Polleri, accanto all’Annunziata, nel cuore della Genova antica tra i palazzi dei Rolli e l’Acquario intanto il personale medico del 118 sta provando a rianimare l’uomo colpito dai proiettili della calibro 22, ma le sue condizioni sono apparse subito gravissime e nonostante il tentativo Di Palo è morto.

L’arma viene ritrovata poco distante sotto un’auto parcheggiata in piazza Bandiera e presa in carico dalla scientifica.

Sul luogo del delitto è presente il magistrato di turno Eugenia Menichetti mentre il cadavere viene coperto da un telo bianco e la via chiusa al traffico.

Sembra escluso il movente “politico” nell’omicidio avvenuto ieri sera, poco dopo le 18, in via Polleri, in cui ha perso la vita Manuel Di Palo, 37 anni, militante di estrema destra, colpito a morte da Filippo Giribaldi, 43 anni, camallo del porto di Genova e noto alla cronaca per aver guidato diverse manifestazioni di piazza del movimento No Vax “Libera Piazza” contro i vaccini, le mascherine e l’obbligo del green pass.

Le indagini sull’omicidio, con un colpo di pistola calibro 22 al petto, sono ancora in corso e sino a tardi, ieri sera, le forze dell’ordine ed il magistrato che segue il caso sono rimasti nella zona di via Polleri esaminando diversi reperti ed effettuando una ricostruzione di quanto avvenuto.

La lite tra i due potrebbe essere iniziata non lontano dal luogo dell’agguato mortale ma la scena clou si è svolta in pieno giorno in una strada che collega il centro storico e la zona del Porto Antico e dell’Acquario di Genova con l’elegante quartiere di Castelletto.

Testimoni avrebbero visto i due inseguirsi sino a via Polleri dove Flippo Giribaldi – che indossava guanti da lavoro – avrebbe estratto una piccola pistola ed esploso a breve distanza il proiettile mortale.

Manuel Di Palo si è accasciato a terra in condizioni disperate, dopo aver gridato

“non farlo”
Manuel Di Palo (sulla sx) Filippo Giribaldi (sulla dx)

Giribaldi avrebbe lanciato la pistola sotto un’auto in sosta in piazza Bandiera e si è rifugiato in chiesa, nella basilica dell’Annunziata, dove ha chiesto al custode di chiamare la polizia ammettendo di aver ucciso un uomo.

Vittima e carnefice sono noti alla cronaca

Il 37enne ucciso era stato condannato nel 2020 per un’aggressione ad un militante antifascista che attaccava manifesti vicino ad una sede di una associazione vicina all’ultra destra mentre Giribaldi era uno dei “portavoce” del movimento No Vax “Libera Piazza” che negli anni della pandemia organizzava proteste di piazza contro i provvedimenti presi per garantire la salute pubblica e contro green pass, mascherine e vaccini.

nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi durante una manifestazione No Vax

(nella foto il presunto omicida Filippo Giribaldi durante una manifestazione No Vax

#sapevatelo2023

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