A RAPONE LE RELIQUIE DEL BEATO CARLO ACUTIS
Morì a 15 anni, era patito di internet e come gli amici studiava e giocava a pallone, ma aspirava alla santità
A Rapone ormai sono già alcuni anni che la Parrocchia San Nicola Vescovo è custode delle Reliquie dei santi Francesco e Giacinta Pastorelli di Fatima. La comunità si adesso anche delle Reliquie di Primo Grado del Beato Carlo Acutis.
Il parroco, con Vita De Luca Referente Movimento Messaggio di Fatima Italia, nel conoscere la vita di Carlo Acutis ha notato il forte legame con Fatima, i Pastorelli e la preghiera:
«Vista questa unione con la pastorale del MMFI abbiamo pensato di arricchire la nostra spiritualità col chiedere a Mons. Domenico Sorrentino le Reliquie di primo grado del Beato Carlo Acutis -spiega De Luca- Dopo aver presentato tutta la documentazione con il nulla osta del nostro Vescovo Mons. Ciro Fanelli ci sono state assegnate le Reliquie di questo giovane illuminato dallo Spirito Santo».
Mercoledì 26 Aprile in presenza di Mons. Ciro Fanelli, il Vicario don Mauro Gallo e il Parroco di Rapone don Giovanni sono state consegnate le Reliquie e presentate alla comunità parrocchiale di Rapone.
«Le Reliquie non saranno sempre in esposizione perché non pensavamo di riceverle così presto, come MMFI vogliamo sistemare in Chiesa Madre un angolo che sia dedicato a Carlo Acutis – prosegue la Referente MMFI- Il 3 maggio, ricorrenza della nascita del Beato Acutis, alle ore 17:00 in Chiesa Madre ci sarà l’Adorazione Eucaristica con l’esposizione delle Reliquie. Veniteci a trovare. Il 2 settembre i giovani di Rapone saranno ad Assisi per visitare la Tomba del Beato Carlo e offrire l’olio per alimentare la lampada “non io ma Dio” ».
Carlo Acutis Nasce il 3 maggio 1991 a Londra, dove i suoi genitori si trovano per esigenze di lavoro. Cresce a Milano, come tutti gli altri, differenziandosi solo per una particolare inclinazione per le pratiche religiose che a 12 anni lo porta alla messa ed alla comunione quotidiana.
La santità è il suo chiodo fisso, il suo obiettivo, la molla che lo fa stare in modo “diverso” sui banchi di scuola, in pizzeria con gli amici o in piazzetta per la partita di pallone.
È convinto di non invecchiare; “Morirò giovane”, ripete, ma intanto riempie la sua giornata di vorticosa attività: con i ragazzi del catechismo, con i poveri alla mensa Caritas, con i bambini dell’oratorio. Tra lo studio e gli impegni trova il tempo per suonare il sassofono, giocare a pallone, progettare programmi al computer, divertirsi con i videogiochi, guardare gli adorati film polizieschi, girare filmini con i suoi cani e gatti.
Poi, improvvisa come un fulmine a ciel sereno, arriva la leucemia, quella acuta che non lascia scampo, e che lui accoglie con un sorriso, offrendo la sua vita per il Papa e per la Chiesa. Cerca la guarigione perché ama la vita, ma sorride alla morte come all’incontro con l’Amato e perché sa che oltre ad essa non c’è il nulla. Muore il 12 ottobre 2006 e lo seppelliscono nella nuda terra ad Assisi, la città di san Francesco, che più di altre ha amato e nella quale tornava così volentieri.
Il 15 febbraio 2013 la Conferenza Episcopale Lombarda ha dato il proprio assenso all’inizio della sua causa, seguito, il 13 maggio 2013 dal nulla osta da parte della Santa Sede.
Il 5 luglio 2018 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui Carlo veniva dichiarato Venerabile. Intanto, in Italia e all’estero, sono cresciute sempre più la fama e la stima per questo ragazzo che ha cercato la santità
Il 14 novembre 2019 la Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi espresse parere positivo circa un presunto miracolo, avvenuto nel 2013. Si trattava della guarigione di un bambino brasiliano affetto da importanti disturbi all’apparato digerente, con rara anomalia anatomica congenita del pancreas.
Il 21 febbraio 2020, ricevendo in udienza il cardinal Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui la guarigione era ritenuta miracolosa e ottenuta per intercessione di Carlo.
La sua beatificazione si svolse il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi.
Forse un giorno avremo un santo, regolarmente canonizzato, come patrono di internet e protettore di tutti i cybernauti. Carlo Acutis è già un valido intercessore, un ragazzo di 15 anni, “patito” di internet come i suoi coetanei, ma a differenza di tanti di loro, convinto che debba diventare “veicolo di evangelizzazione e di catechesi”.
Sul web è ancora presente ( http://www.miracolieucaristici.org/), la mostra virtuale progettata e realizzata da lui a 14 anni, che sta facendo il giro del mondo e che testimonia come davvero per Carlo l’Eucaristia è stata la sua “autostrada per il cielo”.