AttualitàBasilicataBlog

ACQUEDOTTO LUCANO, CONTI RISANATI

Per il bonus idrico bisognerà attendere, ma si lavora a riduzione sprechi e stabilizzazione tariffe. Scongiurato il rischio default: la Newco potrebbe nascere, ma come plus energetico

Nessun aumento tariffario e una discontinuità forte con il passato in cui a risanare i conti di Acquedotto Lucano erano sempre i cittadini. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi comincia così la conferenza stampa per illustrare i progetti di risanamento e rilancio di uno degli enti sub regionali più importanti. Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, l’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Cosimo Latronico e l’avvocato Francesco Marotta, advisor di Acquedotto Lucano (l’Au Alfonso Andretta era impegnato in un confronto con i sindacati) hanno per- ciò illustrato la situazione e le prospettive di Acquedotto lucano. «La situazione di potenziale crisi aziendale – ha detto il Presidente Bardi – si era verificata perché ad una già difficile situazione economico-finanziaria si è innestato il fenomeno globale dell’aumento dei costi dell’energia elettrica connesso anche agli scenari di politica internazionali che tutti conosciamo. Giunge oggi al termine un progetto di riforma organica importante condotto dai tecnici in- caricati. Le indicazioni del Governo regionale all’Amministratore unico di Acquedotto lucano erano chiare: nessun aumento tariffario a carico dei cittadini. È stata una scelta in discontinuità rispetto a quanto accaduto in passato per risanare i bilanci in perdita. La priorità indicata è stata quella di tagliare i troppi costi superflui, per mirare a un reale efficientamento».

BARDI: «DOPO 7 ANNI SOTTOSCRITTO L’ACCORDO CON LA PUGLIA»

La conferenza stampa arriva dopo pochi giorni dalla firma per il nuovo accordo di Programma sulle Risorse Idriche con la Regione Puglia e il Governo nazionale di cui Cronache, grazie alle sue inchieste, è stata una vera protagonista. «L’accordo con la Puglia – ha commentato Bardi – offre finalmente nuove prospettive ad Aql e una strategia complessiva che potrà portare in un futuro non troppo lontano anche alla riduzione delle tariffe». «L’accordo con la Puglia giunge dopo 7 anni -ha precisato Bardi-. Siamo felici di aver chiarito alcuni aspetti, soprattutto per quanto riguarda i debiti che la Puglia aveva nei confronti della Basilicata».

OBIETTIVO “BONUS ACQUA”

Partendo dai fondi che la Basilicata riotterrà dalla Puglia il governatore lucano ha illustrato la nuova mission di Acquedotto lucano che parte dal taglio dei costi superflui, dal mantenimento di tutti i posti di lavoro, di nuovi sistemi innovativi per le condotte idriche fino alla rigenerazione dell’Ente. Resta in sospeso alme no per ora il “bonus acqua” di cui si era parlato in questi giorni, ma il presidente della Regione si sente ottimista in ogni caso e non scarta l’ipotesi sottolineando che questo è solo l’inizio di un nuovo corso. «Gli interventi previsti da ReactEu e Pnrr garantiranno opportunità alle imprese e ai lavoratori e una riduzione delle inaccettabili percentuali di dispersione delle reti. Voglio rassicurare i sindacati, i lavoratori, i fornitori di Aql e i cittadini – ha detto Bardi-. La Regione continuerà a fornire ad Aql tutto il supporto economico e di indirizzo necessari al fine di completare il piano di risanamento e di rilancio dell’azienda. L’acqua è dei lucani e i lucani devono riceverne i benefici. Dopo il gas l’acqua e, in prospettiva, anche l’energia elettrica. La nostra proposta sulle energie rinnovabili – ha concluso Bardi – è già nelle mani del ministro Pichetto Fratin. Questo è il cambiamento che abbiamo avviato». «Sul “bonus acqua” per ora non corriamo -ha aggiunto Bardi-. Abbiamo fatto un enorme lavoro per giungere al “bonus gas” e anche chi non ci credeva si è dovuto poi ricredere. Con l’assessore Latronico stiamo lavorando affinché si possa raggiungere un risultato positivo per permettere che gli investimenti che faremo possano dare più servizi a meno costi ai cittadini».

LATRONICO: «CON AQL VOGLIAMO INVESTIRE SULL’ENERGIA»

«La nostra ambizione è di raggiungere l’autosufficienza energetica di Acquedotto lucano con l’obiettivo di abbassare le tariffe dell’acqua applicata ai cittadini lucani – ha aggiunto l’assessore regionale all’Ambiente ed energia, Cosimo Latronico-. Inter- venendo sui costi energetici – ha aggiunto – abbiamo messo e metteremo in sicurezza non solo Aql, ma anche tutti i lavoratori e tutte le imprese che lavorano con Aql, garantendo il futuro anche all’indotto. È un dovere che abbiamo nei con- fronti dell’ambiente e del- le nuove generazioni, dato che l’acqua è bene vitale».

RESTA IN “SOSPESO” LA NUOVA SOCIETÀ

Con il risanamento dei conti di Acquedotto Lucano il progetto di creare una NewCo, vale a dire una nuova compagnia libera dai debiti, per utilizzare i fondi Pnrr e rilanciare la società, resta accantonata. Il governatore Bardi aveva annunciato questo nuovo progetto insieme all’Au Andretta diversi mesi fa, dopo aver realmente percepito la situazione economica disastrosa di Aql. La prospettiva oggi appare diversa, per questo Bardi ha sottolineato che: «Questo è un obiettivo che potrà esse- re raggiunto ma al momento non è indispensabile. Abbiamo potuto dilazionare molti debiti e quindi vi è la possibilità di essere meno in affanno». Durante la conferenza è stato specificato che l’idea della NewCo resta ma gli obiettivi su cui basarsi cambierebbero. Il progetto potrebbe riguardare l’approvvigionamento di energia da altre fonti che renda il servizio idrico più efficace e innovativo.

IL RILANCIO DI ACQUEDOTTO LUCANO

Al termine della conferenza stampa l’avvocato Francesco Marotta, advisor di Acquedotto Lucano ha illustrato le due importanti operazioni che consentono di ritenere superato lo scenario di potenziale crisi aziendale e, quindi, di ritenere scongiurato il rischio di adozione di procedure concorsuali. «Dal mese di febbraio del 2023 è stato possibile attivare la fornitura di energia elettrica a prezzi di mercato. Tale operazione – ha spiegato Marotta – ha comportato la possibilità di ridurre i costi dell’energia elettrica per l’anno 2023 da circa 65 milioni di euro a 33 milioni di euro. Nel mese di marzo del 2023 inoltre è stato chiuso l’accordo con Enel per il piano di rientro dell’intero debito scaduto. Aver stipulato l’accordo con Enel – ha concluso Marotta – equivale ad avere ottenuto un finanziamento di circa 45 milioni di euro, che sono le risorse finanziarie per risanare il debito aggiuntivo dovuto a tutto il periodo di fornitura dell’energia elettrica in salvaguardia».

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti