MENSE, TOCCA ALL’OPPOSIZIONE CONSILIARE FARE L’OPPOSIZIONE
Pasti scuole Potenza, nuova aggiudicazione in ritardo di oltre 4 anni: la Commissione giudicatrice continua a segnalare criticità
Servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza: all’opposizione consiliare il compito di andare a fondo sulla con- torta e ambigua vicenda segnalata da Cronache Lucane. Per il Comune di Potenza amministrato dal sindaco leghista Mario Guarente, il contratto ancora in essere con la Società cooperativa sociale Multiservice Sud è «stato prorogato per il tempo necessario a completare le procedure di un nuovo bando di gara d’appalto per individuare il soggetto che gestirà il servizio». Tuttavia dalle dichiarazioni di intenti ai fatti, considerando che attraverso l’appalto pubblico il Comune dovrebbe assicurarsi il raggiungimento di una gestione efficace ed efficiente del servizio, plurimi dettagli, non combaciano tra il dichiarato e l’accaduto. Il tempo «necessario» per ora consiste in quasi 5 anni di ritardo considerando che con l’ultima proroga da 300mila euro e fino al giugno prossimo, la Multiservice Sud, da scaduta dal giugno del 2018, la gara che vinse risale al 2015 e la prima proroga risale al settembre del 2018 con atti del primo nuovo appalto varati a dicembre, passa all’incasso per un altro anno scolastico. Non a caso il nuovo appalto dell’originario nuovo appalto, è anch’esso, come lo è stato il primo burocraticamente deragliato, in ritardo. Dal valore dell’importo a base d’asta di oltre 3 milioni di euro, avrebbe dovuto portare al subentro dell’aggiudicatario a partire dallo scorso ottobre. Il nuovo appalto del nuovo appalto, sulla carta riguardava, in teoria, ma non nella realtà dei fatti, riguarda ancora perchè gli anni scolastici 2022-2023 e 2023-2023. Il problema è che nonostante il lungo lasso temporale trascorso da quella prima proroga tecnica concessa nel settembre del 2018, continuano ad emergere problemi e lungaggini. L’ultima criticità, datata 2023, l’ha segnalata la Commissione giudicatrice che, per abbondanza, avrebbe dovuto concludere i lavori mesi e mesi fa. Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma per la Commissione, se n’è accorta dopo mesi dalla nomina, criticità relative all’assegnazione dei punteggi con potenziale pregiudizio dei principi di non discriminazione, di parità di trattamento e di trasparenza. Al di là della gara che non termina, le questioni annesse come le tariffe. Come mantenere le promesse di revisione delle tariffe, un enigma nell’enigma. Se la gara vinta dalla Multiservice Sud nel 2015 e scaduto nel 2018, prevedeva 3 importi di pasto soggetti a ribasso, dal “menu grandi” (5 euro), destinati agli alunni delle scuole secondarie di I grado e agli insegnanti di tutte le scuole che ne hanno diritto, ai 4,70, a pasto, dei “menu medi”, destinati agli alunni delle scuole primarie, fino ai 4 euro “menu piccoli” destinati agli alunni delle scuole dell’infanzia, nella nuova gara della nuova gara previsto come prezzo posto a base di gara per il “menu” destinato agli alunni delle scuole statali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e agli insegnanti di tutte le scuole che ne hanno diritto, 6 euro. Maggiorazione e niente distinzione. In conclusione, servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado del Comune di Potenza: tocca all’opposizione consiliare fare l’opposizione e far registrare sussulti, allo stato non rilevati dopo gli ultimi aggiornamenti. Quantomeno per non rischiare che tra le ambiguità procedurali e le ambiguità politiche, il silenzio non venga scambiato per complicità.
Di A. Carponi