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MATERA, CONDIZIONI TORRENTE GRAVINA

La denuncia di Legambiente: “Torrente sporco e interi costoni della Murgia si stanno sgretolando”

È trascorso più di un anno dall’approvazione in Consiglio Comunale di una delibera in cui, accertate le difformità dei lavori intrapresi a Murgia Timone nell’esecuzione del progetto Parco della storia dell’uomo, lo stesso Consiglio si è impegnato a porre in essere qualsiasi iniziativa volta al ripristino dello stato dei luoghi alle condizioni originarie. Gran parte delle opere realizzate, ancorché in predicato di essere rimosse, versano in cattive condizioni per scarsa manutenzione. A tal proposito, anche il Torrente Gravina è sempre più sporco e interi costoni della Murgia si stanno sgretolando per effetto degli agenti atmosferici e per l’incuria degli uomini“. È quanto si legge in una nota di un comunicato di Legambiente Matera.

A distanza di trent’anni dobbiamo constatare che ci sono seri motivi di apprensione sul futuro del Centro visite e dello stesso Parco. Il gestore dovrebbe essere parte attiva nella conservazione e nello studio del suo patrimonio con apporto di professionalità provenienti dal mondo della Ricerca Universitaria o di alta e comprovata specializzazione professionale. Il patrimonio del Parco della Murgia Materana non può prescindere da avere, al suo interno, figure professionali come quelle dello storico, dell’archeologo, del geologo e del naturalista. Dovrebbero essere previsti anche partenariati con enti e associazioni locali senza scopo di lucro aventi determinati requisiti, mentre così come è impostato sul piano finanziario, sembra rivolto prevalentemente a investitori di capitali“.

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