IL “PATANONE, PATANONE” ALLO STADIO
Lagonegro, la politica ed il trash: il caso dell’avvocata continua con il coro intonato dagli spalti. Dagli ultras l’inno alla La Qualunque coniato dalla candidata Iannibelli
“Patanone, patanone” l’enigmatico grido di battaglia con il quale la Iannibelli invitava i suoi fedelissimi a riunirsi per difendere i diritti umani per i quali lei avrebbe dato anche la vita è diventato un coro degli ultras del Lagonegro. La politica trash trova terreno fertile negli stadi, identifica un modo di essere e di comunicare, qualifica chi la costruisce e la propone.
PER GOVERNARE SERVE SERIETÀ
La politica può avere attimi di goliardia e le cronache, anche della seriosa prima repubblica, ne sono piene. A Craxi che diceva che Andreotti era una volpe e che prima o poi sarebbe finita in pellicceria, replicava il Andreotti aprendo in una ex pellicceria dismessa il proprio ufficio. A chi diceva che De Mita era uno statista della Magna Grecia, Montanelli replicava di non vedere nulla di greco, lasciando intendere che vedeva molto da mangiare nelle politiche dell’irpino. La goliardia, però, è diverso dal trash, dal cafonesco, dal volgare e dall’allusivo. Lungi da noi proporre un moralismo spiccio del tutto fuori tempo e fuori luogo, non possiamo tacere sul declino in cui versa la nostra politica locale, almeno in alcuni ambiti, almeno per ciò che riguarda alcune persone ed alcune prassi.
COMPRERESTE DA LUI UN’AUTO USATA?
Fu durante le presidenziali americane del 1960, nello scontro tra Nixon e Kennedy che nacque lo slogan “would you buy a used car from this man?” nella quale si chiedeva ai cittadini statunitensi se avrebbero mai comprato una macchina usata da uno dei due candidati. Nel mondo americano il mercato delle auto usate è molto libero e, quindi, la fiducia verso il venditore è essenziale per decidere se e cosa comprare. Con quello slogan si chiedeva di avere nei confronti del Presidente da eleggere almeno la stessa attenzione che si aveva nei confronti di un venditore di auto usate. Un paradigma della politica che può essere trasportato anche per le elezioni amministrative se ogni cittadino si chiedesse se comprerebbe un’auto usata dai candidati a sindaco.
PATANONE, PATANONE
Sarebbe un sistema straordinario per eliminare trash e volgarità dalla politica, voto di scambio e corruzione dalle elezioni e cafonaggine dalle istituzioni. Intanto, dopo il nostro editoriale-denuncia di qualche giorno fa, i tifosi del Lagonegro dagli stadi fanno proprio il grido di battaglia della Iannibelli e urlano «patanone, patanone», riuscendo così a ridicolizzare un potenziale sindaco. La politica è e resta una cosa seria, le patanone urlate in piazza, no! Noi continuiamo a sperare in un salto di livello qualitativo della politica, non pretendiamo Cavour o Nitti, ci basterebbe qualcuno in grado di articolare concetti e scegliere frasi che non diventino causa di ilarità anche in una gradinata di stadio. Non crediamo di chiedere troppo.
Di Massimo Dellapenna