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LE PRIORITÀ PROGRAMMATICHE DEL CANDIDATO CARNEVALE

Lavello, l’aspirante sindaco del centrodestra: «Politiche giovanili ed industriali per evitare lo spopolamento»

È in pieno fermento la campagna elettorale a Lavello, il comune lucano più grande, coinvolto nella tornata elettorale che si terrà il prossimo 14 e 15 maggio. Tre candidati in lizza per la poltrona di Sindaco, ognuno con le proprie idee e con le proprie priorità. Presso il suo comitato elettorale, nei pressi della centralissima Piazza Matteotti, abbiamo incontrato Pasquale Carnevale, sostenuto da Forza Italia, Unione di Centro, Fratelli di Italia e movimenti civici. «Siamo estremamente contenti, perchè il nostro progetto sta raccogliendo tanti sostenitori, non solo tra persone che si è occupano di politica, ma soprattutto tra gente comune, che presa dalla curiosità, ma anche dal rinnovamento e dal cambiamento che stiamo proponendo, si sta avvicinnado a noi con estrema disponibilità. Questo non può far altro che farci estremamente piacere. Oltre pio al classico bacino di sostenitori, che fanno riferimento ai tre partiti di centro destra, essendo noi una li- sta identitaria, che ci stanno supportando. Ed inoltre tanti civici che pur non avendo uno schieramento vero e proprio politico di riferimento, stanno apprezzando la nostra idea, la nostra pulizia, la nostra libertà e la nostra onestà nel trattare i problemi della collettività». Una comunità che spontaneamente si sta avvicinando al candidato Pasquale Carnevale, come abbiamo potuto constatare, che chiede la risoluzione di alcuni problemi importanti. «Sicuramente la pulizia ed il decoro, sottolinea Carnevale, che rappresentano il biglietto da visita del paese. Questioni che poi riguardano l’ordine e la sicurezza pubblica, per i quali ci stiamo battendo in maniera approfondita. Poi i discorsi concernenti le politiche giovanili, e dell’industrializzazione del paese per fare in modo di evitare lo spopolamento e quindi del supporto, tramite anche un attività di riduzione della burocrazia, a quella che è l’attività agro alimentare, per farla crescere sempre di più e convogliarla in un distretto industriale, che oltre a valorizzare i prodotti del territorio, favorisca la crescita lavorativa delle persone del posto, per evitare che i ragazzi vadano via».

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