MAZZATA DEL CONSIGLIO DI STATO AL COMUNE
Andria, respinto l’appello contro l’ordinanza del Tar: la “bretella” fra via Corato e via Canosa avrà la variante
Tangenziale Ovest di Andria: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Andria. L’opera va dunque realizzata. Ma sono trascorsi dodici anni dall’aggiudicazione dei lavori e i costi – secondo una recente stima dell’Agenzia regionale pugliese per lo sviluppo ecosostenibile del territorio – sarebbero lievitati per oltre il triplo del valore iniziale. Nel 2011 l’opera era stata finanziata con 27 milioni di euro; prima della pandemia e della guerra in Ucraina, l’Agenzia aveva presunto un costo superiore ai 70 milioni; adesso, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, dalla maggioranza di centrosinistra al Comune di Andria trapela un valore intorno ai 100 milioni di euro. Che, naturalmente, non ci sono.
La sentenza riguarda la “bretella” di collegamento fra via Corato e via Canosa. Il Consiglio comunale di Andria aveva espresso parere negativo alla richiesta di variante urbanistica avanzata dall’azienda aggiudicataria, imponendo – di fatto – lo stop all’opera. Azienda e Provincia Barletta – Andria – Trani avevano fatto ricorso al Tar: i magistrati amministrativi hanno accolto i ricorsi e hanno nuovamente investito il Consiglio comunale per una revisione della precedente delibera. Il Comune, allora, si è rivolto al Consiglio di Stato, ma anche da qui la risposta è stata favorevole ad Azienda e Provincia.
Ora la città di Andria non ha scelta: se il Consiglio non si attiene alla sentenza, potrebbe arrivare un Commissario “ad acta”. In entrambi i casi, mancando la necessaria copertura finanziaria, appare assai realistico il rischio di un’opera cominciata e mai finita.
Il sindaco, Giovanna Bruno, con una nota, ha manifestato tutta la sua amarezza: «Quell’opera, se realizzata, rovinerà il nostro territorio dal punto di vista ambientale, urbanistico, paesaggistico e produttivo», ha osservato.