SOVRANI BUONI CERCASI
Promesse elettorali e speranze dei votanti non siano soltanto rotelle per distribuire potere
Dalle masse ai politici che le governeranno: tra i cittadini elettori e i seggi, le indicazioni storiche
La campagna elettorale in corso che si concluderà con il voto del 14 e 15 Maggio, vedrà 700 comuni coinvolti in tutta Italia: per i Comuni con più di 15.000 abitanti si andrà, eventualmente, ai ballottaggi il 28 e il 29 Maggio. Rinnoveranno il Sindaco e i Consigli comunali ben 17 capoluoghi di Provincia e in alcune regioni a Statuto Speciale si voterà in altre date: sei milioni di italiani sono chiamati a votare, in Basilicata si vota in 14 comuni alcuni con pochissimi abitati e nessuno supera i 15.000 cittadini. Solitamente le elezioni comunali nei piccoli centri sono vissute come una specie di festa nazional popolare: le famiglie si dividono i voti fa le varie liste e candidati per non scontentare qualche parente tanto tutti sanno che non cambierà molto chiunque sarà eletto. sabato 6 maggio 2023 A governare i paesi, specie quelli inferiori a 10.000 abitanti, sono sempre le stesse famiglie che si passano lo scettro del Sindaco in una distribuzione precisa fra nipoti, cugini, fratelli e poche sorelle perché le donne sono pochissime anche nelle politiche familiari… In Basilicata si respira una brutta aria: il tripudio di finte liste civiche nasconde gli accordi fra i partiti che sono al potere e le minoranze. a in quasi nessuno di questi 14 paesi le liste rappresentano il blocco destra centro contro il blocco sinistra centro: non si sono accordati e così in queste pseudo liste civiche vi sono candidati che provengono da ogni schieramento politico. E il caos ha generato l’anarchia in alcuni casi o scontri alla Cetto Laqualunque che fanno rabbrividire anche chi si tiene ben lontano da questi ambienti. Ma questa anarchia è il sintomo eclatante che siamo in piena oclocrazia. Per chi non ricorda cosa sia l’oclocrazia mi permetto di precisare che è una depravazione della democrazia, il governo del popolo. L’oclocrazia è il governo delle masse, dell’uno uguale a uno, la politica del popolo e non per il popolo, quella del popolo infuriato che cerca colpevoli e senza processi li condanna o cerca di esporli al pubblico ludibrio (è successo anche a me e dopo quasi dieci anni aspetto ancora le scuse dei giudici “oclocratici” e del loro corteo ma questa è un’altra storia…). Ma per ben capire questo importante concetto bisogna ben comprendere l’anaciclosi, che da Polibio e fino a Machiavelli, fu utilizzata per meglio comprendere le forme di governo e il comportamento degli uomini. L’anaciclosi è una teoria secondo la quale ci sono tre forme di governo positive – la monarchia, l’aristocrazia e la democrazia – e tre forme di governo negative – la tirannia, l’oligarchia e l’oclocrazia. Questo ciclo che si ripete nel corso dei secoli passa dalle forme buone a quelle negative in una progressione peggiorativa e di degrado per ripartire, nuovamente, dal livello più alto. Questo ciclo è descritto da Polibio, nato a Megalopoli nel 206 a.C. circa e morto nella Grecia romana nel 118 a.C., nel sesto libro delle Storie con queste parole: «La società inizia con una monarchia; all’inizio il re è un sovrano buono e saggio, ma i suoi successori diventano tiranni, spingendo la classe superiore a rovesciare la monarchia e a istituire un’aristocrazia. Quando i discendenti degli aristocratici salgono al potere, diventano assetati di potere e corrotti e si trasformano in oligarchi oppressivi. Ciò spinge il popolo a rimuovere gli oligarchi e ad assumere il governo stesso, formando la democrazia. Ma la democrazia si degrada e diventa dominio della folla, e – fuori dal caos del dominio della folla – si alza un nuovo monarca, ricominciando così il ciclo». Se decidiamo di seguire i consigli di Polibio non ci resta che sperare in un sovrano buono e saggio dopo tutto questo disordine. Oggi verrà incoronato Carlo III in Inghilterra ma è troppo occupato per occuparsi anche della povera Italia. Aaa Cercasi Sovrano buono e saggio