TARANTO, FESTEGGIA SAN CATALDO
Ieri apertura straordinaria del ponte girevole per la processione a mare del patrono della città. In suo omaggio un intenso programma religioso e civile
Ieri sono iniziati i festeggiamenti in onore del santo patrono della città, San Cataldo, detto anche il santo dei forestieri, per la sua provenienza di origine irlandese. Arrivò a Taranto, secondo quanto si racconta, per evangelizzare la città. La raggiunse via mare dopo una terribile tempesta, che si placò solo con il lancio del suo anello: secondo la tradizione in quel punto del Mar Grande si sarebbe formata una sorgente d’acqua dolce chiamata “Anello di San Cataldo”. Finalmente giunto a terrà fu amato dalla popolazione tanto da renderlo protettore della città. La tradizione vuole che si dia via ai festeggiamenti con la cerimonia de “U pregge”, la consegna simbolica del simulacro argenteo alle autorità civili. Per poi partire in processione per i vicoli della città vecchia, fino a raggiungere il molo sant’Eligio per l’imbarco sulla nave Cheradi, della Marina Militare. Ad attendere il Santo c’erano le imbarcazioni dei pescatori che lo hanno seguito durante la processione a mare, percorso che si è snodato fra il Mar Grande e il Mar Piccolo. Quest’anno non è stato possibile eseguire l’approdo in discesa Vasto per i lavori di manutenzione, ma la cerimonia ha visto il Castello Aragonese protagonista indiscusso non solo della scenografica pirotecnica in onore del santo, anche “porto” e “terra ferma” del simulacro. Tra applausi e devozioni la statua ha ripreso il suo cammino verso il Duomo. Continuano anche questa sera gli eventi in omaggio del Santo: tra gli appuntamenti civili ci sarà la consegna del “Cataldus d’argento” a chi si è distinto per le attività svolte a favore della comunità tarantina. Domani, 10 maggio, invece, oltre ad essere augurale per tutti coloro che portano questo nome, il simulacro andrà in corteo per le vie della città vecchia e la città nuova.