MENSE, NIENTE ARROSTO: SOLO FUMO
Oltre il danno la beffa, cronaca di un disastro annunciato: il Comune annulla la gara
Potenza, refezione scolastica: appalto scaduto nel 2018 e in proroga da allora. Dopo 4 anni, tutto da rifare
Con l’autotutela il Comune di Potenza si fa ingiustizia da sé, senza ricorrere all’intervento del giudice. Tra “buroatti” e “sevizie” amministrative, ancora in replica un copione che va avanti ormai da anni col seguente meccanismo: ad ogni passo in avanti oggi, ne corrisponderanno tre all’indietro domani. Servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, delle primarie e secondarie di 1° grado del Comune di Potenza: in 4 anni di mandato, il sindaco leghista Mario Guarente ancora non è riuscito a risolvere la questione e non è detto che ci riuscirà entro fine mandato. Ereditato il servizio in proroga, ad oggi lo stesso è tuttora in proroga sicuramente fino a fine giugno prossimo, ma non si sa per quanto altro tempo ancora lo sarà. Annullata, in autotutela, la seconda gara di appalto che formalmente indetta nel settembre del 2021, seppur in corso era comunque «ancora nella fase iniziale». Tempi lunghi, anzi lunghissimi, per una gara che il Comune di Potenza o non sa fare o non vuole fare: alternative alle due ipotesi non ce ne sono, recitando l’Ente, nell’illogica vicenda mense, la parte del protagonista e dell’antagonista, come da copione citato. Un passo in avanti oggi, tre indietro domani.
IL PRIMO TENTATIVO: ERA IL 2018
A non tornare non sono soltanto i tempi. L’agire amministrativo appare così grandemente fuori asse che la gestione del servizio sembra piuttosto suscettibile di creare effetti su altri versanti in riferimento a responsabilità amministrative ed o contabili. Nelle more dell’esperimento dell’iter di gara per l’individuazione di nuovo affidatario, l’importo a base d’asta dell’appalto annullato superava i 3 milioni di euro, dal 2018 il Comune prosegue con proroghe e proroghe delle proroghe, che cumulate anch’esse raggiungono cifre a 6 zeri. L’ultima, dal valore di 300 mila euro, per coprire il servizio di refezione scolastica dallo scorso aprile fino al 30 giugno prossimo. Il contratto di volta in volta allungato, sempre nelle more, è quello stipulato conseguentemente all’aggiudicazione avvenuta nel settembre del 2015. La Società cooperativa sociale Multiservice Sud vinse la gara per gli anni scolastici 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018. La Multiservice Sud, tuttavia, è, «temporaneamente », ancora la società che gestisce il servizio nonostante l’affidamento triennale riportasse come data di scadenza giugno 2018. La società ottenne la 1a proroga fino al 31 dicembre dello stesso anno, il 2018. Già dal principio, l’imperfezione in quanto come da motivazione giustificativa di quella prima proroga, fu concessa nelle more «dell’espletamento» del nuovo appalto di cui, però, al settembre 2018, non vi era traccia alcuna, mancando bando di gara, disciplinare di gara, capitolato d’oneri e via discorrendo. Documenti, questi, varati soltanto mesi dopo, a dicembre. Dal gennaio 2019, la successiva proroga, poi a febbraio la proroga della proroga e via via ecco il 2023: tutto ancora in proroga.
IL SECONDO TENTATIVO: LE FALSE PARTENZE E IL FINALE SENZA TRAGUARDO
Settembre 2021, tra impicci e ritardi una nuova gara sostituisce la prima: si ricomincia, ma di nuovo male. Non a caso già a dicembre dello stesso anno, apportate «modifiche indispensabili» agli atti dell’appalto «al fine di garantire il favor partecipationis ». Non è tutto. Nel febbraio del 2022, sono state approvate ulteriori modifiche agli atti di gara. Proroghe e tempi lunghi, anzi lunghissimi: una costante fino all’ultimo. Partorita ufficialmente nel 2022 la nuova gara della già nuova gara, quella del 2018, il passo avanti, l’anno scorso, per farne tre indietro, ora. Nell’aprile dell’anno scorso, scaduti i termini concessi alla platea degli operatori economici interessati per la presentazione dell’offerta. Poi la nomina della Commissione giudicatrice e la prima seduta pubblica della stessa nell’agosto scorso. Sembrava procedere, seppur con un ritardo anormale essendo la precedente gara scaduta nel 2018, e invece no. Da settembre tutto fermo. Nel frattempo, il nuovo anno scolastico, ancora in corso, è iniziato con l’ennesima prororoga della proroga alla Multiservice Sud. Per mesi Commissione giudicatrice e Comune si sono interrogati su come risolvere delle «criticità». Per la Multiservice Sud, scaduta dal 2018, intanto, prima un’altra proroga da gennaio scorso al 1° aprile, e poi, nel mentre Commissione giudicatrice e Comune invischiate nelle sabbie mobili dei “buroatti”, la seconda proroga del 2023 fino a fine anno scolastico. Quest’ultima con una previsione sull’appalto che in teoria prevedeva l’avvio del servizio di ristorazione scolastica col nuovo aggiudicatario già dal mese di settembre 2022, contenente una previsione puntualmente disattesa, ovvero la «presumibile possibilità che il procedimento di gara si concluda entro giugno 2023». Poco più di un mese dopo, nel corrente maggio, il gran finale senza il traguardo: l’annullamento, in autotutela, di tutta la procedura di gara, inclusi atti approvati ed allegati che ne costituiscono parte integrante ed essenziale. Con appalto scaduto oltre 4 anni fa, a maggio 2023 la situazione è come quella del settebre 2018: il servizio di ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I° del Comune di Potenza è in proroga sempre alla Multiservice Sud e oltre a non esserci, evidentemente, il nuovo affidatario, non c’è, proprio come in quel lontano settembre, neanche la gara per individuarlo. Fare e disfare, al Comune di Potenza è tutto un lavorare. Sì, ma a vuoto.