CONDANNATI L’AVV. DE BONIS E IL GDF D’APOLITO

Il noto avvocato di Potenza classe ’34, Raffaele Mario De Bonis Cristalli, e l’ex responsabile regionale del cosiddetto Servizio “I”, Ufficio di intelligence della Guardia di Finanza, Paolo D’Apolito, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni di reclusione il primo e a 3 anni, 5 mesi e 10 giorni, il secondo. Con queste condanne stabilite dal Tribunale di Potenza, si è concluso il processo di primo grado. Il pm della Procura di Potenza, Giuseppe Borriello, aveva chiesto di condannare l’avvocato De Bonis a 3 anni e 6 mesi di reclusione e D’Apolito a 5 anni e 3 mesi di carcere. Secondo il teorema accusatorio, D’Apolito, in via generica, metteva, in cambio di utilità anche di contenuto economico, dato o promesso, le sue funzioni a disposizione di De Bonis garantendogli informazioni riservate acquisite grazie all’uso strumentale della sua funzione di Sottufficiale della Guardia di Finanza. Informazioni riservate ed o segreta, sia di natura giudiziaria che di intelligence che di natura economico, patrimoniale e tributaria. Esistenza di un patto corruttivo e compravendita di informazioni riservate, l’accusa ha retto anche se non in toto. Alcune contestazioni sono state ritenute insussistenti come quella sul presunto dossieraggio nei confronti dell’allora, nel primo semestre del 2019, candidato presidente della Regione Basilicata Vito Bardi. L’accusa ha sin dall’inizio evidenziato come De Bonis e D’Apolito, stando alle emergenze investigative, avessero dimostrato un’attitudine ad inserirsi in flussi informativi riservati e a sfruttare le proprie conoscenze, per trarne utilità. Cosa tanto più grave considerando la loro qualità di operatori del diritto, l’uno avvocato e l’altro Luogotenente della Guardia di Finanza, dunque «persone che hanno agito nella piena consapevolezza dell’illeicità della loro condotta»