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TORTORA FESTEGGIA, MARATEA PIANGE

I beni archeologici sono patrimonio dell’intera comunità, ma per la loro valorizzazione servono strategie concrete

Tortora è un comune della Calabria che confina con Maratea che è un comune della Basilicata: nel corso millenario della sua storia – e come spesso succede ai paesi che confinano con altre regioni – si è ritrovata, per alcuni periodi, nel territorio regionale della Lucania-Basilicata. Nel 1891 il grande intellettuale, archeologo e storico lucano Michele Lacava localizzò definitivamente l’antica e scomparsa città di Blanda nell’agro di Tortora , fino ad allora cercata in vari territori fra la Basilicata e la Calabria. Continue ricerche, studi e campagne di scavo su questo sito sono stati portati avanti e continuano ai nostri giorni: il 10 Maggio 2023, dopo un importante incontro scientifico e con Tribunale di Lagonegro, alunni a lezione di diritto Gli alunni della scuola primaria di Lagonegro e di Rivello, in visita locale Tribunale per la lectio sul diritto ad opera dei due giudici penali Antonio D’Anello e Filippo Lombardi. Dopo la lectio, la spiegazione sui vari settori e cancellerie del Tribunale di Lagonegro ,a cura del direttore dell’Ufficio di presidenza Biagio Costanzo. L’iniziativa scolastica congiunta per rafforzare, all’interno dell’offerta formativa, l’educazione alla legalità ha riscosso molto interesse. Gli alunni sono stati entusiasti per l’occasione e non hanno risparmiato domande sulla Costituzione e sui diritti nel processo penale.  memorativo, è stata scoperta una targa sul Museo di Blanda a Tortora che è stato intitolato a Francesco La Torre, stimato archeologo che può considerarsi il padre delle trentennali campagne di scavo sul Palècastro di Tortora. Una quindicina di relatori fra amministratori locali, funzionari e importanti dirigenti archeologi delle Soprintendenze calabro lucane e studiosi di diverse università italiane hanno voluto commemorare Francesco La Torre durante una commovente cerimonia che ha messo in evidenza non solo le capacità scientifiche del no- to archeologo ma anche le qualità umane che hanno saputo suscitare, intorno a questi scavi, al Museo e al Parco Archeologico di Tortora, l’interesse di una intera comunità. Lo ha ben precisato Massimo Osanna, Direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, che ha parlato di archeologia pubblica e di comunità per la partecipazione diretta dell’amministrazione comunale di Tortora e di tutti i sindaci che si sono succeduti in questo trentennio e della popolazione. E la qualità umana di La Torre è stata ben illustrata dal suo allievo il professore Fabrizio Mollo che è l’attuale Direttore Scientifico del Museo di Blanda a Tortora. In definitiva, una buona prati- ca che si è creata dalla forte sinergia che Francesco La Torre ha saputo stringere con la popolazione e con l’amministrazione comunale che ha compreso, sin dagli anni ’90, che non basta avere spiagge e acque marine di spettacolare bellezza: hanno investito e scommesso sulla Cultura! E hanno vinto! I beni archeologici sono patrimonio dell’intera comunità: raccontano la storia da cui veniamo e ci ricordano chi siamo. Intanto la limitrofa Castrocucco, ferita abbandonata sofferente afflitta infelice misera tribolata spiava, affacciandosi dall’alto della sua rupe traballante, la felicità del popolo di Tortora e cercava di farsi notare da tutte quelle personalità che dedicavano, giustamente, mille attenzioni a Blanda desiderando una carezza e uno sguardo. Spesso non ci accorgiamo proprio di quello che è più vicino a noi… ehm più vicino non più: se prima della frana del 30 Novembre 2022 Tortora e Castrocucco si raggiungevano velocissimamente, ora bisogna percorrere diversi chilometri. Ma io sono sicura che con un costante impegno delle istituzioni, degli stalholders, degli impresari turistici, degli studiosi e volontari si riuscirà a valo- rizzare e rendere accessibile anche Castrocucco e a ripristinare le comunicazioni fra due paesi, fra due regioni e in tutto il Golfo di Policastro. Nel frattempo mi è parso di scorgere Blanda Julia che abbracciava e baciava Castrocucco, entrambi paesi scomparsi dalla scena della storia: omnia vincit amor et nos cedamus amori… ma non so se era un sogno o realtà! Così vicine, così lontane!

Di Antonella Pellettieri

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