«L’ARPAB CONTINUA A MONITORARE LA QUALITÀ DELLE ACQUE DEI MARI»
Bandiere blu, 5 alla Basilicata. Il Dg Ramunno: «Traguardo prestigiosissimo, ma non bisogna abbassare la guardia»
Anche per quest’anno sono 5 le “Bandiere Blu” che sono state assegnate alla regione Basilicata: confermato il riconoscimento per Maratea, Bernalda, Nova Siri, Pisticci e Policoro. Per il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Donato Ramunno, «un prestigiosissimo traguardo raggiunto anche grazie al contributo di Arpa Basilicata, che continua a monitorare la qualità delle acque dei nostri mari». «Questo prestigioso titolo – ha spiegato il Dg Arpab – viene attribuito sulla base di una serie di indicatori, primo fra tutti la qualità delle acque di balneazione nell’ultimo quadriennio, rilevato dai monitoraggi delle Agenzie ambientali, attraverso campagne stagionali che Arpab conduce da aprile a settembre, mediante prelievi in 19 punti lungo la costa del Mar Tirreno e 41 punti della costa Ionica. Da alcuni anni si registra un quadro complessivo abbastanza confortante, considerando che in una scala di valori decrescente che va dall’eccellente allo scarso, nessun campionamento ha fornito risultati equivalenti allo scarso. Quindi, escludendo le aree portuali e le foci dei fiumi, la totalità dei mari delle coste lucane risulta balneabile». «Ma questi dati positivi – ha rimarcato Ramunno – non devono permetterci di abbassare la guardia. Per il mantenimento di questo titolo e il miglioramento della matrice ambientale del mare, nella sua pur variabile dinamica, è determinante l’efficientamento degli impianti di depurazione e il controllo del territorio, attraverso il quale si impediscano e si sopprimano scarichi abusivi, civili e industriali di qualunque natura, e si continui ad educare le nostre comunità alla cultura dell’ecologismo, per un vero rispetto dell’ecosistema che ci ospita. Non bisogna assolutamente abbassare il livello dell’attenzione». «Molti – ha ricordato il Dg Arpab – sono stati infatti gli interventi da parte dei tecnici di Arpa Basilicata a supporto dei Carabinieri forestali che hanno appurato sversamenti illeciti di sostanze inquinanti nei nostri Fiumi e torrenti, o l’apporto spropositato nell’ambiente di sostanze come azoto e fosforo che contribuiscono al fenomeno della fioritura algale in alcuni invasi della Basilicata. C’è inoltre da considerare la pulizia e la manutenzione dei canali, dei fossi e degli impluvi naturali, molte volte intesi anche come luogo utile per discariche abusive, che a seguito di precipitazioni intense depositano detriti lungo gli argini e rifiuti fino alla foce dei fiumi di cui sono affluenti. In definitiva il quadro complessivo risulta essere buono e la prospettiva promettente. Per quel che riguarda le attività dell’Arpab, continueremo a monitorare il nostro mare, con controlli e monitoraggi mensili, così come previsto dalla normativa, pronti ad intensificare ulteriormente l’attività di controllo se dovesse risultare necessario a supporto e collaborazione con gli altri Enti, con i Carabinieri Forestali e con i Noe». «Il mare – ha concluso il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Donato Ramunno – rappresenta una delle principali risorse della nostra regione, dal punto vista ambientale, sociale ed economico; preservarlo, custodirlo e valorizzarlo risulta essere un dovere istituzionale e morale»