CYBER SECURITY, SEMINARIO SU COME «STARE AL PASSO CON I CRIMINALI»
Informatica forense, a potenza il confronto tra esperti
Il Palazzo della Cultura di Potenza ha ospitato, nel- la mattinata di ieri, il Seminario sulle “Indagini Digi- tali” organizzato dal Sindacato dei lavoratori di polizia (Silp Cgil) e l’Osservatorio Nazionale per l’Informatica Forense (Onif). Si è trattato di un evento formativo dedicato ai professionisti del settore giudiziario e forense, nonché a tutti i curiosi e gli interessati alle tematiche riguardanti le indagini digitali e la sicurezza informatica. Tant’è, il seminario si è rivelato un’utile occasione per delineare una panoramica delle principali sfide e opportunità nel campo delle indagini digitali, con particolare attenzione alle ultime tendenze e innovazioni tecnologiche che stanno rivoluzionando il settore. Tra i temi affrontati quello della digital forensics, analisi dei tabulati telefonici, cyber security e protezione dei dati. «Questo incontro rappresenta intanto una grandissima opportunità per la Polizia di Stato – viene affermano al margine dell’iniziativa – i cui professionisti hanno hanno potuto prendere parte a un seminario di altissimo profilo formativo, perché la materia trattata da esperti internazionali è una materia molto attuale, specie da un punto di vista investigativo». «Le tecniche investigative sono notevolmente cambiate – spiegano – e bisogna prendere atto che viviamo in un’Era tecnologica nella quale non si può fare a meno della tecnologia, dello sviluppo, della scienza e della ricerca. Quindi la Polizia di Stato, al passo con i tempi, si è adeguata, come ovviamente si è adeguata anche la criminalità. Perché le indagini, ormai, non sono più indagini legate a un determinato luogo, bensì la maggior parte delle investigazioni sono trasnazionali». «La criminalità, soprattutto la criminalità organizzata – viene enfatizzato – ha delocalizzato i propri interessi, ha sempre più applicato la pro- pria sfera di azione e sempre più utilizza queste tecnologie che occorre conoscere, per- ché soltanto se si conoscono le tecnologie che sono nella- disponibilità dei criminali si può porre in campo una controffensiva». Dunque, alla luce di tali considerazioni, esperti del settore, tra cui consulenti tecnici, avvocati, investigatori e rappresentanti delle Forze dellOrdine, hanno presentato le loro conoscenze ed esperienze attraverso relazioni, casi di studio e sessioni pratiche. Inoltre, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di intera- gire tra loro e con gli esperti, condividendo esperienze e discutendo soluzioni e strategie. Anche perché, affermano esperti del settore in sala: «Il diritto e l’informatica sono due realtà che vanno a velocità completamente diverse. Perché il diritto è statico, quindi qualcosa di fermo che si adatta alle evoluzioni scientifiche dell’informatica; l’informatica, di contro, è già qualcosa di “vecchio” oggi rispetto a quello che sarà domani. Quindi l’obiettivo presente del giurisata è di cercare di fare integrare le due realtà, quella informatica e quella processuale, dove oggi sappiamo che la prova digitale è fondamentale perla risoluzione di molti casi». La vera sfida di oggi, quindi, è agire sulla formazione. Anche perché soluzioni e antidoti non mancano. «Dall’America hanno inventato l’iPhone e tutto ciò che è diventata oggi una tecnologia necessaria. Non so se sia un antidoto o un vaccino – afferma Luigi Portaluri Director South Europe di Grayshift, azienda americana esperta nella mobile forensics – ma il tema del digitale oggi è fondamentale per velocizzare le indagini e, di conseguenza, accelerare i processi di Giustizia. E una Giustizia lenta è un po’, in antitesi, non troppo giusta. Direi che tra l’America e l’Italia vi è sicuramente una mera differenza di procedure di acquisizione dei materiali della tecnologia. Direi proprio, anzi, – prosegue – che molti reparti di Polizia straniera vengono a formarsi nei nostri territori e dalla nostre Forze dell’Ordine»