LA LETTERA SCARLATTA E L’ELETTA CONSIGLIERA
L’intervento di Antonella Pellettieri
A Pignola, qualche giorno prima delle elezioni del 14 e 15 Maggio, non so chi ha affisso un manifesto a lettere cubitali rosse. A parte le solite diatribe politiche che nei paesi piccoli, dove vige il pettegolezzo e risiedono quei pettegoli che Papa Francesco chiama persone amare, sono state utilizzate parole di grandissima bruttezza verso una donna che si candidava. Costei ha la colpa di essere la compagna di un noto uomo politico e sul manifesto vi era scritta una frase emblematica: il sindaco uscente aveva creato una lista “per soddisfare le ambizioni politiche della compagna” del noto politico. Io credo che tutti noi siamo liberi di avere ambizioni e la legge italiana prevede che tutti i cittadini siano elettori ed eleggibili. Credo che tutti siamo liberi di amare chiunque e questa brutta storia spero insegni a tutte e tutti a rispetta- re le altrui vite. Non mi pare che le femministe o associazioni che si dichiarano vicine alle donne abbiano usato qualche lettera scarlatta o di altro colore per denunciare questo vergognoso manifesto. Ve lo ricordate il notissimo libro da cui è stato tratto un film dal titolo La lettera scarlatta? La lettera scarlatta era una A che sta per adultera e la protagonista della storia la doveva portare addosso per- ché tutti sapessero che era una Peccatrice. Nel manifesto di Pignola le lettere sono tutte scarlatte e, dunque, potremmo individuare nomi, aggettivi, avverbi, verbi etc… negativi a nostro piacimento, quante ce ne sono su un vocabolario. Ma se si apre un vocabolario si può scoprire che ci sono anche tante parole positive: ad esempio l’Allegria (giusto per rimanere alla lettera scarlatta A) nello scoprire l’altissimo numero di voti che costei ha ricevuto dagli abitanti di Pignola. E mai i versi di una canzone so- no stati più adatti “Mormora la gente mormora. Falla tacere praticando l’allegria”
Di Antonella Pellettieri