MELFI: IL 31 MAGGIO SI APPROVERA’ IL BILANCIO
Si prevede un estate in grado di cambiare in meglio il volto della città
Trascorsi venti giorni dall’approvazione del documento, unico, programmatico, ( DUP), l’amministrazione comunale di Melfi, il prossimo 31 maggio approverà anche il rendiconto 2022 ed il bilancio di previsione 2023-2025. Di fatto, è l’atto che consentirà successivamente di mettere in campo, tutte quelle opere e quell’indirizzo politico che caratterizzeranno il mandato della giunta Maglione. A partire dalle aperture di tutti quei siti, chiusi dalla giunta Valvano. L’elenco è presto fatto. Palazzo Donadoni, contenitore culturale di estrema rilevanza per la città, situato in pieno centro storico, che ha sempre rappresentato, per la comunità, un luogo importante, in grado di ospitare mostre, convegni, dibattiti. Il palazzetto dello sport, ormai pronto alla riapertura e alla consegna per la nuova gestione, dopo che la giunta Maglione, è intervenuta per migliorare l’assegnazione dei lavori, che inizialmente non prevedeva, le luci al led e la pitturazione degli ambienti… (davvero singolare). Poi lo stadio, con l’adesione al credito sportivo, che porterà il Valerio a rifarsi il look, con nuovi spogliatoi, sediolini in tribuna centrale, e finalmente il nuovo manto in erba sintetica, che risolverà il problema dell’utilizzo, per le due compagini cittadine e per tutte le squadre dei settori giovanili. E come non ricordarsi del teatro Ruggiero II, che per la prossima stagione autunnale, riaprirà i battenti, dopo la chiusura inopinata del 2019. Un altro luogo simbolo della città, che potrà ritornare a splendere ed essere luogo di aggregazione. Dunque, si ha davvero l’impressione di essere alla vigilia di un estate di rinascita per Melfi, con la nuova gara per l’assegnazione del verde e la nuova gara per la sistemazione delle strade urbane ed extra urbane, che proseguirà dopo gli interventi pre- arrivo del Giro. La separazione dell’approvazione dei punti, è stata votata all’unanimità, nell’ambito dell’ultimo comunale svolto, anche se è bene ricordare che in altre città, non certo secondarie, come Roma, Verona, Torino e Napoli, giusto per fare esempi illustri, Duc e Bilancio, sono stati votati contemporaneamente, seguendo una linea che anche la vecchia amministrazione di Melfi, ha fatto propria precedentemente. Ma con la sola motivazione di aderire, alla richiesta di un maggior approfondimento, la maggioranza ha accettato questa condizione anche nell’ambito di uno spirito di apertura che ha sempre contraddistinto dall’inizio, il mandato della giunta Maglione. Politicamente è un dato di fatto, il dialogo constante con le minoranze, ben tre all’interno del consiglio, e non sempre d’accordo tra di loro, vedi Pd e 5 stelle, spesso non allineate. D’altronde, con questa amministrazione, tutte le vice presidenze delle commissioni sono andate alle minoranze, che grazie al presidente del consiglio Vincenzo Destino, per la prima volta, hanno a disposizione spazi ed una stanza all’interno del palazzo di città, dove riunirsi. Ricordando perfettamente i tempi, in cui Ernesto Navazio, capo dell’opposizione, ha chiesto per anni invano alla giunta Valvano,, una stanza in cui riunire l’opposizione e ricevere i cittadini, non certo una conquista di poco conto.