TARI, A POTENZA L’AUMENTO DEL 69,3%
Tra il 2018 e il 2022 il rincaro della tassa sui rifiuti ha fatto della città lucana tra i capoluoghi più cari d’Italia
Tra le città capoluogo di provincia italiane, Potenza è quella con la Tari in assoluto più
cara: a stabilirlo, uno studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della Uil che ha elaborato i costi per il 2022 in 107 città capoluogo di provincia. Il campione si riferisce a una famiglia composta da quattro persone con una casa di 80 metri quadri e un reddito Isee di 25 mila euro.
Spulciando i dati, l’aumento segnalato non è solo quello dell’ultimo anno, ma anche rispetto agli ultimi cinque anni dove la tariffa sui rifiuti nel capoluogo lucano è aumentata mediamente del 69,3%. Analisi che si rileva ancor meno rassicurante se ci si focalizza nell’elaborazione dei dati tra il 2021 e il 2022 dove si registra un aumento pari all’85,9%, con la cittadinanza potentina che ha subito un notevole aumento percentuale da 154 euro nel 2018 ad oltre 261 euro nel
2022.Insomma, tra i primati dei rincari dell’Amministrazione Guarente – dopo il noto caso dell’autovelox che pare abbia notevolmente rimpinguato la cassa comunale negli ultimi mesi – altro tema che si potrebbe annoverare, oltre che incidere sulle tasche dei potentini, è quello delle tariffe della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Tariffe che pesano sul bilancio delle famiglie, soprattutto nel Mezzogiorno, dal momento che tra le prime dieci città dove la Tari è più alta, otto sono ubicate in quest’area del Paese. E il capoluogo lucano rientra malauguratamente nella lista.