CAMPI LARGHI, SI SONO RISTRETTI
Grillozzi alla frutta: dall’
auto vaffa day di Bennardi alla luce del bagno di Perrino
Cdx a vele spiegate tra bonus gas e acqua, sindacati flop. Nel csx si salva Lettieri col mea culpa
Essere antipatici è un presupposto logico e naturale per dire la verità. Il nostro lavoro ce lo impone, soprattutto nella misura in cui abbiamo deciso di farlo senza mezze misure e senza mezzi termini. Ci attireremo sicuramente l’astio dei ben pensati che, minoranza nella realtà, occupano ancora in Italia e in Basilicata spazi di visibilità sproporzionati rispetto al loro ruolo sociale ma abbiamo il dovere di dire le cose fino in fondo.
IL FLOP DEL SINDACATO
Crede di essere arbitro della politica e si atteggia a gran moralizzatrice la triplice sindacale in Basilicata. Forse un tempo lo è stato.Quel tempo non è più. Prova a radunare le folle ma ne ottiene soltanto flop clamorosi, vuoti oceanici e nullità pneumatiche. A costo di sembrare il bambino che indica al Re la sua nudità, abbiamo il dovere di dire che in questi ultimi mesi tutto il suo agitarsi ci ricorda il vecchio adagio che ci insegna che i carri vuoti fanno più rumore di quelli pieni. La manifestazione contro l’autonomia differenziata, organizzata dalla triplice con l’aiuto di Anpi, Libera, Pd, M5S, Arci e altre sigle di fantasia ha mostrato tutta l’incapacità organizzativa e il vuoto di seguito che caratterizza la sinistra in questa stagione. C’erano più sigle che persone, si può dire che ogni due sigle c’era una persona. Un flop clamoroso ripetuto nella manifestazione nazionale del Primo Maggio in Piazza Prefettura. Tutta la triplice di tutta Italia è riuscita soltanto ad offrirci una armocromia innovativa di ombrellini che non ha neanche riempito la piazza. La protesta contro la legalità imposta da Bardi per la gara sull’ADI ha mostrato più vuoti che pieni. Non rassegnato al suo ruolo di capo dei pensionati sindacalizzati, ossimoro logico per una rappresentanza dei lavoratori quali i pensionati non sono più, Angelo Summa continua a dispensare consigli e dare ordini.Il suo tour dell’ascolto sulla Sanità, però, non trova nessuno né ad ascoltarlo né a parlargli. Sedie vuote da ringraziare e silenzi da riempire con fotografie da social è il risultato che manifesta la pochezza del rapporto con la realtà.
IL M5S VA CON TUTTI E NON DICE NIENTE
Ve lo ricordate il M5S? Quello del vaffa day, della guerra piena e assoluta contro il sistema? Noi sì, anche se non ne abbiamo più visione nell’attualità. Il M5S governa Matera, attaccato alla poltrona di sindaco con un vinavil di opportunismi che non si era mai visto nella storia. Ogni anno una nuova Giunta, ogni anno un nuovo ingresso in maggioranza e un nuovo compromesso. Non meglio vanno le cose in Regione dove il Popolo li ha assegnati all’opposizione e dove saranno ricordati per l’importante e storico ricordo della luce del bagno. Lo accogliemmo con un sorriso l’intervento di Perrino che, nel commentare il bilancio, disse che aveva finalmente scoperto che la luce del bagno restava accesa anche nei giorni festivi e quando non c’era nessuno. Segno indelebile dello spreco da combattere e manifesto della chiusura del partito che doveva cambiare il mondo e si accontenta di spegnere le luci del bagno. È solo una nostra valutazione? È anche quella dei cittadini che conse- gnano ben 10 preferenze a Giovanni Leggieri alle elezioni comunali. Del resto se vuoi cambiare il mondo e poi a Matera fai qualsiasi compromesso, a Muro ti candidi con FdI, FI e Pd poi è normale che non ti voti nessuno. Avrebbero almeno maturato il vitalizio se non fosse stato abrogato, gli resterà la soddisfazione di essere stati coloro i quali hanno tagliato l’albero su cui erano seduti.
IL CAMPO È STRETTO
L’onestà intellettuale con la quale Giovanni Lettieri analizza il voto gli fa onore. Onestà intellettuale che parla di sconfitte che tutti noi abbiamo visto nel Pd alle elezioni amministrative ultime. Una serie inestimabili di sconfitte che si accompagna alla crisi del M5S, ad Italia Viva che guarda al centrodestra e ad Azione che vive tutte le forze e le debolezze del partito personale. Potranno anche chiamarlo campo largo ma a noi pare strettissimo. Diciamo che se mettono insieme tutti il campo è largo quanto sterile. Arano a vuoto per produrre poco o niente.
IL CENTRODESTRA C’È
Per molti la vittoria del centrodestra di quattro anni fa sarebbe stata una parentesi. A sinistra si sono nascosti dietro la narrazione delle indagini o della crisi momentanea. I dati ci mostrano il contrario. Sicuramente molte cose sono da registrare a destra ma certamente è evidente che i cittadini un cambiamento lo vedono. Il gas gratis, la vittoria contro la Puglia sull’acqua, l’impegno del Governo Nazionale e di FdI per trasformare l’Eipli da carrozzone ad efficiente società e tante altre cose. Non tutto è perfetto ma le piazze vuote della sinistra, l’incapacità di fare le liste nei Comuni, il radicamento che inizia a mancare denotano e demarcano il rapporto di consenso tra i cittadini lucani. Manca ancora un anno ma non saranno certamente le prefiche moraliste e il vuoto girare dei sindacati senza lavoratori a cambiare la direzione.