Il sindaco Melucci ordina: “Entro 60 giorni deve ridurre le emissioni di benzene”, e accelera sull’accordo di programma con delle sue proposte
Non rallenta la tensione intorno alla questione ex Ilva, nonostante le rassicurazione di un prossimo accordo di programma rafforzato anche dalla visita a Taranto del vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans. Nel pomeriggio il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha inviato una dettagliata comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla Regione Puglia, contenente una sua serie di linee guida alla base del futuro accordo di programma sull’ex Ilva. Si potrebbe interpretare come una richiesta di accellerare la procedura in virtù dell’ordinanza urgente e contingibile, in materia di emissioni di benzene dagli impianti Ilva, emanata dallo stesso sindaco, meno di 24 ore fa. Si tratta di un provvedimento, in risposta alle documentazioni tecni-scientifiche ricevute da ASL e Arpa, con il quale il primo cittadino intima i due gestori della fabbrica, Acciaierie d’Italia e Ilva in amministrazione straordinaria, “di individuare, entro 30 giorni, ognuna per le proprie competenze e responsabilità, gli impianti responsabili dell’aumento della concentrazione di benzene, al quartiere Tamburi, registrata dalle centraline atmosferiche. Altrimenti bisognerà, entro 60 giorni dall’ordinanza procedere allo spegnimento degli impianti dell’area a caldo”.