300 DELUSI DELLA POLITICA LUCANA FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULLA QUESTIONE CONCORSI PUBBLICI IN BASILICATA
“Tutto questo già un anno prima delle elezioni figuriamoci l’anno prossimo quante chiacchiere millanteranno”
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Buon pomeriggio Mimmo, puoi dedicare la tua attenzione e sottile ironia a questo scandalo tutto tipico della politica lucana?
Fanno concorsi per le politiche attive per il lavoro, in pratica i centri per L’impiego
Lo superano come idonei un discreto numero di candidati per rivitalizzare i centri senza personale o addirittura chiusi per assenza di addetti e poi non assumono gli idonei vincitori e fanno “bloccate le graduatorie”
Il concorso è dell’autunno 2022 le graduatorie di dicembre stesso anno e ad oggi non hanno nemmeno assunto i vincitori del concorso
Fra 18 mesi dal giorno dell’approvazione della graduatoria cioè dicembre 2022 la stessa scade e quindi tutto sarà un fumo di paglia.
Stessa cosa sta accadendo per il concorso Regione Basilicata
In pratica si pavoneggiano di voler rialzare la ns regione, fare i concorsi evitare che i suoi laureati fuggano via ma in sostanza spendono soldi enormi per concorsi che non porteranno a nulla e in regione lavorano gli esterni come mancetta politica, i dipendenti veri sono molto inferiori al fabbisogno reale come per tanti altri enti pubblici e lasciamo le graduatorie scadere,
non assumono i vincitori e che fanno?
Nuovi concorsi per buttare nuovamente polvere negli occhi, vedi provincia, asl ecc.
Tutto questo già un anno prima delle elezioni figuriamoci l’anno prossimo quante chiacchiere millanteranno.
300 DELUSI DELLA POLITICA LUCANA FANNO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULLA QUESTIONE CONCORSI PUBBLICI IN BASILICATA
CENTRI PER L’IMPIEGO A CORTO DI PERSONALE E CENTINAIA DI IDONEI A CASA
Il piano di depotenziamento delle politiche attive della Regione Basilicata.
La Regione Basilicata non poteva che chiudere il 2022 con note di gioia, annunciando il termine delle fasi concorsuali che avrebbero portato al potenziamento dell’Agenzia Regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata attraverso un primo incremento di personale che prevedeva l’assunzione, entro gennaio 2023, di un centinaio di persone.
Tale processo si inseriva all’interno di quello che è il Piano Straordinario di Potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle Politiche del Lavoro, previsto dalla Missione 5 Componente 1 del PNRR, in cui si programmavano un rafforzamento e un incremento delle attività dei centri per l’impiego del territorio nazionale ai fini di migliorare la capacità di risposta all’utenza (formata da cittadini e imprese)
Si stava così prospettando una nuova stagione per le politiche del lavoro regionali attraverso lo sfruttamento di questa che doveva essere un’opportunità per rilanciare un territorio già sofferente per l’esodo di una gran parte dei suoi concittadini.
Ma a distanza di quasi sei mesi l’Agenzia sembra aver beneficiato di ben poco sollievo, poiché l’incremento di personale non era sufficiente per andare a coprire quelle vacanze in organico dovute a quello che è l’ordinario ricambio generazionale. Inoltre il potenziamento straordinario, in quanto
tale, non doveva assolutamente avere questa funzione, poiché il PNRR prevedeva di aggiungere risorse umane a quelle che già ordinariamente erano previste, per andare ad adeguarsi a quelli che sono gli standard europei.
Ad oggi l’Agenzia non riesce a garantire un servizio efficiente alla
cittadinanza in quanto ci sono sedi chiuse e altre in cui le attività sono svolte da un numero di persone esiguo.
La situazione drammatica è stata denunciata da un gruppo di idonei dei concorsi A.R.L.A.B. in quanto si ritrovano anch’essi in una situazione quasi paradossale: giovani lucani che sognano di tornare a casa e di piantare le proprie radici nella terra in cui sono cresciuti o addirittura persone che provengono da altre regioni, che con uno sguardo lungimirante hanno colto le grandi possibilità che
potrebbe avere la Basilicata, persone che vogliono vivere in questo territorio, ma che non possono farlo perché, senza alcuna pretesa di essere chiamati come conseguenza di uno scorrimento, quando si presentano di fronte a una sede di un CPI per farsi orientare si trovano davanti a una porta chiusa
o all’interno di un ufficio che non riesce a garantire un’adeguata accoglienza in quanto privo di personale.
Ad aggravare il tutto, c’è anche la scoperta che i posti previsti da bando di concorso non sono stati ancora ricoperti, poiché di fronte a dimissioni o a rinunce di assunzione da parte dei vincitori o degli idonei chiamati, l’Agenzia si è bloccata nello scorrimento e pertanto non sono neppure terminate le centinaia di assunzioni previste entro gennaio.
Questo fatto è molto grave, poiché coloro che si ritrovano in posizione utile in graduatoria, nel momento in cui la necessità di occupare quel posto non sia venuta meno con adeguata motivazione, avrebbero tutte le ragioni di far esercitare il diritto di essere assunti in tempistiche ravvicinate alla pubblicazione delle delibere di assunzione dei vincitori.
Perfino l’Aran in merito, come orientamento per le PP.AA, ha suggerito la lettura della
sentenza della Corte di Cassazione n.29916 del 2017, poiché, per quanto non si viva in un sistema di Common Law, sarebbe meglio evitare situazioni analoghe.
Venire a conoscenza che sta succedendo tutto questo all’interno dell’A.R.L.A.B. ha fatto nascere tante perplessità negli idonei che non riescono a comprendere fino in fondo perché tutto questo stia accadendo.
Nell’allegato n.8 della Delibera del Direttore Generale n.79 del 30 dicembre 2022 che andava a modificare il P.I.A.O. per il triennio 2022-2024, approvato con Delibera n.29 del 18 luglio 2022, si prevedevano inoltre altre 21 assunzioni a tempo indeterminato per l’annualità 2022 (numeri imbarazzanti nonostante la bassa densità demografica regionale) che, guardando le tempistiche, non
si sa ancora quando saranno effettuate.
In riferimento a queste, si mette ulteriormente attenzione sull’utilizzo da parte dell’Agenzia delle seguenti parole:
“non sono state ancora avviate le procedure concorsuali per l’assunzione”
Si spera che questa frase sia stata rivolta per una sola delle unità, perché, per le altre 20, le risorse sono già disponibili all’interno delle graduatorie di idonei che hanno superato i concorsi a tempo indeterminato e che non vorrebbero vedersi scavalcare un diritto con eventuali stabilizzazioni.
Quanto descritto dal seguente articolo è solo uno dei tanti disservizi, poiché l’A.R.L.A.B. purtroppo non è la sola a soffrire la carenza di personale.
Sperando che questa situazione si sblocchi in tempi celeri, ci si augura che le graduatorie dei concorsi regionali, ancora non pubblicate, servano ad andare a sanare le criticità presenti in altri enti del territorio regionale.
Si desidera poter vedere una Basilicata che abbia la “B” solamente come iniziale del suo nome, poiché ha tutte le carte in regola per essere una regione di serie A in grado di Accogliere e Accudire i suoi concittadini o aspiranti tali.
IN CONCLUSIONE oltre PAZZANO gli IDONEI attendono speranzosi, ma non rassegnati