‘NDRANGHETA A ROMA, SEQUESTRATI BENI PER 3 MLN DI EURO
Decreto emanato nei confronti di un boss e un usuraio facenti capo alla famiglia dei Piromalli
Uno è un parente di un boss della ‘ndrangheta, di cui ha sposato la figlia, l’altro un usuraio romano legato in passato alla Banda della Magliana, alla camorra e a Cosa Nostra. I due soci in affari, un 62enne calabrese e un 81enne romano, avevano spostato i loro affari ai Castelli Romani, inseriti in un contesto criminale di matrice ‘ndranghetista, avevano investito alle porte di Roma notevoli capitali derivanti da reati di bancarotta fraudolenta. Due pezzi grossi, a cui sono stati sequestrati beni per 3 milioni di euro fra quote societarie, ville, alberghi, ristoranti e anche due zanne di avorio di elefante di cospicuo valore. È stata la Polizia a dare esecuzione al decreto di confisca di beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal tribunale di Roma, nei confronti dei due soggetti inseriti in pericolosissimi contesti di criminalità organizzata, operanti nel mandamento tirrenico, facenti capo alla famiglia dei Piromalli di Gioia Tauro.