ISTITUITA”GIORNATA DEGLI ACHERUNTINI” LONTANI
“Il Premio sarà assegnato a persone, Enti o associazioni in Italia/estero distintisi nel promuovere Acerenza”
Non solo “numeri” ed economia nell’ultimo consiglio comunale di Acerenza, ma anche un occhio attento ai concittadini che vivono fuori, come spiega il consigliere comunale Antonio Di Bono: «Tra gli argomenti approvati in consiglio anche l’istituzione della “Giornata degli acheruntini in Italia e nel Mondo” che annualmente sarà celebrata il 14 Agosto con l’assegnazione del premio “Ercole Acheruntino”, con l’obiettivo di celebrare quanti, vivendo fuori Acerenza e non solo, attraverso il lavoro, la professione, la ricerca danno lustro alla nostra città; un segnale concreto di attenzione e riconoscimento. Il Premio verrà annualmente assegnato a persone, Enti o associazioni che si sono particolarmente distinti in attività meritevoli di menzione, promuovendo Acerenza, la storia, la memoria, il territorio, la lingua e in senso più ampio, il senso di appartenenza alla nostra comunità».
Per l’assegnazione del Premio è stata anche nominata una Commissione ad hoc «che annualmente, individuerà le candidature che provengono dalla comunità residente e non ad Acerenza. La commissione sarà composta da 5 membri, il sindaco e 4 consiglieri comunali, 2 di maggioranza e 2 di minoranza che per l’annualità 2023 sarà presto convocata con l’intento di individuare la prima personalità da premiare».
Sul simbolo del Premio è il Sindaco a soffermarsi: «Abbiamo deciso di fregiare i premiati con una riproduzione affidata all’artista/artigiano Antonio Saluzzi, dell’Ercole Acheruntino perché rappresenta l’eroe greco per eccellenza, assunto dalle popolazioni indigene d’Italia meridionale e della Basilicata come l’eroe di collegamento con i greci delle colonie e della madre patria.
Una statuetta di bronzo del IV sec. a.C., alta una 20ina di centimetri sulle orme di quella rinvenuta ad Acerenza negli anni ‘60 nell’area a ridosso del tempio dedicato allo stesso eroe, che doveva sorgere sul punto più alto, presumibilmente oggi svetta la Cattedrale, e che attualmente è esposta nel Museo archeologico nazionale della Basilicata di Potenza».