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PARCHI NAZIONALI, S’ATTENDE LA SVOLTA LUCANA

Il centenario Latronico a Viggiano: «tutela e sviluppo per valorizzare sempre di più questi territori». Appennino lucano, quando la defenestrazione di Priore via Commissariamento?

I Parchi nazionali festeggiano il centenario della loro nascita in Italia e la Regione Basilicata insieme ai Parchi lucani ha voluto celebrare l’evento all’interno del contenitore di eventi “NaturArte” con una due giorni a cura del Parco nazionale Appennino Lucano Val D’Agri Lagonegrese dal titolo “Il futuro delle aree protette tra Natura, Cultura e comunità”. Lo scenario accattivante della Montagna Grande ha accolto gli ospiti a Fontana dei Pastori in territorio di Viggiano. Interessante è stato il confronto con i rappresentanti dei due parchi nazionali “Abruzzo, Lazio e Molise” e “Gran Paradiso”, i due più antichi d’Italia, che hanno festeggiato i cento anni di tutela ed hanno portato, per l’occasione, una grande testimonianza, raccontando con un volume ed un video la bellezza della natura delle loro aree protette, ma anche le attività svolte in 100 anni di vita, della natura, di esemplari di diverse specie, come stambecco e orso, quasi scomparsi e riportati a numeri importanti nei due parchi. Nei loro racconti non sono state nascoste le difficoltà, superate grazie alla sempre maggiore consapevolezza dei territori e una tutela coniugata allo sviluppo sostenibile. Molte le guide del Parco e i rappresentanti dei Cea presenti, persone appassionate ricche di idee e di un grande desiderio di far vivere i territori dei nostri parchi. «La riflessione che viene spontanea è legata – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Cosimo Latronico – alla necessità di valorizzare sempre di più questi territori che rappresentano essi stessi degli attrattori, semplicemente donando benessere e bellezza mediante una fruizione attenta e rispettosa. Chi lavora in questo ambito, merita attenzione anche semplicemente con la presenza, ascoltando i loro racconti, le loro esigenze e cercando di risolvere se possibile qualche problema. Il patrimonio naturale non è nostro, non lo abbiamo creato noi, lo abbiamo ereditato e abbiamo il grande compito di tramandarlo alle generazioni future». «Nella nuova programmazione – ha concluso Latronico – non mancheremo di dare centralità alle azioni di tutela e di sviluppo dei Parchi regionali e nazionali che ricadono in Basilicata»

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