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BARDI DA FITTO: «NON POSSIAMO SBAGLIARE»

Il governatore a Roma con il Ministro Fitto per ottimizzare le sinergie sui Fondi di Sviluppo e Coesione, presente anche l’assessore Latronico

«La Regione Basilicata insieme al governo è pronta a cambia- re la rotta, perché con la nuova programmazione e il Pnrr la Basilicata è dinanzi a un tornante della propria Storia. Non possiamo e non vogliamo sbagliare». Così il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, al termine dell’incontro di lavoro, a cui ha partecipato anche l’assessore al’Ambiente Cosimo Latronico, con il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e Pnrr Raffaele Fitto per parlare della programmazione dei fondi europei per i prossimi anni, in particolare dei Fondi di Sviluppo e Coesione da investire, oltreché del- la eventuale riqualificazione e disponibilità di nuove risorse del Pnrr. Dopo le riunioni dello scorso 25 maggio, il ministro per gli Affari Europei, Fitto ha incontra- to i diversi governatori. «L’intento è di ottimizzare le possibili sinergie tra le misure delle politiche di Coesione programmazione 2014- 2020, 2021-2027 e il Pnrr», ha dichiarato Fitto annunciando gli in- contri dedicati al Pnrr, «facendo il punto sullo stato dell’arte dell’attua- zione dei programmi, a partire da quelli della programmazione 2014- 2020.» «Una ricognizione che consentirà l’impiego ottimale dei fondi fino a oggi non gestiti in maniera sinergica ed efficiente, con ovvie ricadute sulla disparità tra i territori», ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo. «Un percorso collaborativo necessario per correggere gli errori del passato e puntare agli interventi strategici che consentano all’Italia di allinearsi al livello che merita e che l’Europa ci richiede», ha concluso Raffaele Fitto. Il governatore lucano lo ha definito un dialogo molto proficuo sottolineando che «Il nostro obiettivo è mettere a terra una politica di sviluppo e coesione territoriale orientata alla gestione efficiente dei fondi europei e nazionali. Non basta il concetto della capacità di spesa, già di per sé insufficiente, ma oc- corre anche la misurabilità degli effetti della spesa. Queste risorse servono per diminuire il gap tra le regioni del Sud e la media nazionale ed europea, ma l’obiettivo in questi decenni è evidentemente fallito». «Bene, dunque, una ricognizione da parte del governo, che sia di supporto alle Regioni, nella logica di collaborazione che è insita in un sistema istituzionale multilivello come il nostro. Non abbiamo bisogno di fondi comunitari utilizzati di fatto come spesa aggiuntiva – in barba ai di- vieti sanciti a livello comunitario e nazionale – ma di fondi che vanno investiti su grandi linee strategiche per far uscire la Basilicata e il Mezzogiorno dal sottoutilizzo attuale, una pesante eredità del passato» ha concluso Bardi. Dello stesso parere l’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico che ha evidenziato come «La capacità di migliorare la gestione delle politiche di sviluppo e coesione è una necessità per la nostra regione, soprattutto se immaginiamo la nuova programmazione in una logica integrata con il Pnrr». «È importante questa collaborazione Basilicata-governo» ha aggiunto l’assessore regionale «anche perché la nostra regione ha la caratteristica di avere una tradizionale vocazione “Green”, che è al centro della strategia del governo e della Commissione europea e quindi si tratta di una grande opportunità per la Basilicata, che nei prossimi anni vedrà l’impiego di centinaia di milio- ni di euro in politiche ambientali e progetti per migliorare la nostra resilienza ambientale, idrica e naturale». Latronico infine ha fatto saper che «Con il presidente Bardi e il direttore della programmazione, Alfonso Morvillo, abbiamo delineato le criticità delle passate programmazioni e portato sul tavolo delle proposte concrete per avere finalmente una capacità di spesa adeguata alle risorse stanziate e una efficienza nella spesa, capace di dare ai cittadini i benefici tangibili attesi da troppo tempo. Se i cittadini non “vedono” come vengono spesi questi fondi, viene meno la fiducia verso le istituzioni territoriali, nazionali ed europee». Frattanto, il 31 maggio si riunirà la cabina di regia per il via libera alla relazione semestrale del Pnrr.

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