IN BASILICATA I DIRIGENTI CRESCONO DEL 22,4% LE MANAGER FANNO SEGNARE UN PIÙ 19,4%
In Italia il numero dei dirigenti nelle imprese aumenta del 5,4% anche in tempi di crisi e inflazione
Cresce il numero dei manager e dei dirigenti in Italia, +5,4% nel biennio 2020-2021, pur in presenza di un con- testo economico difficile che risente ancora degli effetti del post pandemia, della risalita dell’inflazione e della guerra in Ucraina. Un dato che premia le donne che fanno segnare un +13,4% rispetto al +3,5% degli uomini su base nazionale. Anche in Basilicata il dato nazionale trova conferma, con un incremento del +22,4% che porta il numero complessivo dei manager a 197. «È incoraggiante l’aumento dei dirigenti privati avvenuto proprio in tempi di crisi – spiega Giuseppe Monti, Presidente Manageritalia Puglia, Calabria e Basilicata – le aziende stanno capendo che per competere e stare sul mercato serve più managerialità e noi stiamo promuovendo la presenza di manager e di cultura manageriale anche verso questo obiettivo. Sono numerosi gli ambiti nei quali interveniamo portando le competenze dei nostri manager a supporto volontario di tanti giovani studenti, start up e organizzazioni del terzo settore». La Basilicata fa registrare dati più che positivi, con una presenza complessiva di 197 manager con un incremento complessivo del 22%. Potenza la provincia con più dirigenti 126 che vede aumentare complessivamente i suoi numeri +27,3% vede un incremento importante della rappresentanza femminile con un +47,4%. Significativo lo scenario della provincia di Matera dove a fronte di un aumento totale dei manager giunti a 71 segnando un +14,5% assistiamo a un forte calo delle dirigenti donna -11,8%. L’incremento delle figure manageriali dimostra come imprenditori e aziende sia a livello nazionale che regionale abbiano compreso l’importanza delle competenze e che senza figure manageriali non si cresce e non si compete sul mercato nazionale e men che meno in quello internazionale. Manager e dirigenti crescono in tutti i settori con un significativo +9% per il terziario e terziario avanzato e solo del 1,1% per l’industria, in crescita anche ambiti come Istruzione, Servizi di informazione e comunicazione nonché sanità e assistenza sociale segno di come il comparto dei servizi sia sempre più significativo per la crescita e lo sviluppo del Paese.