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«PARTITO DEMOCRATICO: SERVE UN’ANALISI SUGLI ABBANDONI»

Post amministrative, la critica-appello di Margiotta

Il giorno dopo la sconfitta senza appello alle elezioni Comunali, in casa Pd è il tempo delle auto-analisi collettive. Perché ci si era preparati al peggio, ma il flop è stato praticamente ovunque e senza particolari punti di ripartenza. I dem escono dalle Comunali in grossa difficoltà e con un allarme immenso per quello che riguarda la presenza sui territori che sembra essere svanita nel nulla. Lo ha capito bene il dirigente dem, ex senatore del Pd e sottosegretario, Salvatore Margiotta, che commenta con un tweet l’esito del voto amministrativo che ha visto nettamente sconfitto il Pd: «Non abbiamo mai fatto una seria analisi del voto disastroso del 25 settembre, neppure durante il Congresso. Ora vedo che si rischia di non farla neppure per questo turno di amministrative. Leggo “Il vento della destra”, “non possiamo far da soli”. “Abbiamo bisogno di tempo”….” e ancora “le alzate di spalle con cui l’inner circle di Schlein commentava alcuni abbandoni -Fioroni, Enrico Borghi, Andrea Marcucci- al motto di “aumentiamo nei sondaggi”, dovrebbero essere almeno riviste. Perché ora diminuiamo. E nei voti». Il centrodestra trionfa ai ballottaggi: torna a vincere in Toscana, strappa Ancona, città governata da oltre 30 anni da amministrazioni di centrosinistra, e si afferma anche a Brindisi. Bene anche in Sicilia, dove vince a Catania, va al ballottaggio a Siracusa, mentre a Ragusa vince un civico. Il Pd conquista solo Vicenza e tiene Trapani, tanto che la leader Elly Schlein riconosce la sconfitta netta. E infatti è proprio alle parole di circostanze che l’ex senatore lucano analizza con più attenzione. Le parole di Margiotta applicate anche in terra lucana non fanno certo eccezioni. Alle amministrative del 14 e 15 maggio gli esiti non sono stati certo eccellenti. Diverse i sindaci ascrivibili ai dem ma tutti senza simbolo di partito nella lista e in alcuni casi si è raggiunto un buon risultato solo grazie a larghissime alleanze. Ma bisogna tener conto anche di quei centri lucani da sempre roccaforte del centrosinistra che sono state conquistate dalla destra questa volta.. Le regionali lucane non so- no poi così lontanissime, tra meno di un an- no si tornerà votare il rinnovo del parlamentino lucano. Alle scorse regionali la sconfitta dem è stata disarmante e considerato anche il successo delle scorse politiche in Basilicata del centrodestra il lavoro che si è davanti non è certo dei più semplici. Il radicamento sul territorio, secondo Margiotta, è l’unica chiave. Peccato che sia stato annunciato da mesi e che ancora non ha visto la luce e ora dovrà farsi strada in un clima di grande scetticismo interno. La seconda fase è costruire un confronto con le altre forze politiche, che non può significa- re un incontro di vertice. L’offerta politica va costruita con progettualità, e occorre del tempo per spiegarla. Ma anche su questo non sembra esserci ancora nessuna fase iniziale

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