GUARENTE SUPERA LA PROVA DEI NUMERI: APPROVATO RENDICONTO E AUMENTO TARIC
In Consiglio comunale, nonostante qualche malumore la maggioranza si mostra compatta. Opposizione anonima
Si è tenuto ieri mattina il Consiglio comunale di Potenza nella sede di via Nazario Sauro. Un’Assise importante per l’Amministrazione Guarente per via di alcuni provvedimenti di urgente approvazione, primo tra tutti il Rendiconto riferito all’esercizio finanziario 2022. Il Bilancio consuntivo, infatti, andava approvato entro il 30 aprile, come già da queste colonne abbiamo sottolineato qualche tempo fa, e il Prefetto ha diffidato l’Amministrazione ad approvare il documento entro 20 giorni dall’invio della comunicazione pena lo scioglimento del Consiglio comunale. Ieri, quindi la maggioranza, al netto delle solite defezioni, era schierata al proprio posto pronta a votare il documento e scongiurare così il rischio del commissariamento. Documento alla fine approvato a maggioranza dei presenti e quasi in sordina considerato che la minoranza non si è scomodata ad intervenire e a dar vita ad un dibattito. Ma andiamo per ordine. Il Consiglio comunale parte immediatamente con una sospensione di 15 minuti, chiesta dalla capogruppo di Fratelli d’Italia, Carmen Galgano per «decidere i lavori a cui dare priorità perchè più urgenti».
L’ELEZIONE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA
Al rientro dalla sospensione si procede con l’elezione dell’Ufficio di presidenza. Elezione che, nemmeno a dirlo, è terminata con la solita fumata nera. La maggioranza non riesce proprio a trovare un accordo sul nome che potrebbe ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio comunale durante quest’ultimo anno di consiliatura. Le interlocuzioni di Guarente non portano a nessun risultato e la postazione più importante dell’Assise resta ad appannaggio di Fratelli d’Italia con Rocco Bernabei presidente pro tempore, a questo punto c’è quasi da scommetterci fino a fine legislatura.
DEBITI FUORI BILANCIO E TARIC
Come era prevedibile che accadesse, subito dopo la votazione dell’Ufficio di Presidenza è stata chiesta l’inversione dell’Ordine del giorno per discutere gli “argomenti urgenti” Nonostante qualche malumore al suo interno, la maggioranza si mostra compatta nell’approvazione dei provvedimenti. Una sfilza di riconoscimenti di debiti fuori bilancio approvati a maggioranza dei presenti con l’opposizione fuori dall’Aula in segno di protesta. Tra questi, uno è stato oggetto di approfondimento da parte del sindaco Guarente: il debito di 4 milioni di euro contratto in seguito ad una sentenza di condanna del Tribunale nei confronti del Comune di Potenza che vede come creditore Cotrab. Un debito determinato dalla precedente amministrazione. Il sindaco quindi “si scaglia” contro quei consiglieri di opposizione che non erano presenti in Aula ma che, quali componenti di maggioranza nella passata consiliatura potrebbe- ro avere qualche responsabilità nella determinazione del debito. Altro tasto dolente di questo Consiglio comunale è stato l’aumento della Taric (Tariffa Rifiuti Corrispettiva). Un aumento fatto passare dalla maggioranza come “un piccolo sacrificio per coprire i costi del servizio di raccolta dei rifiuti per l’anno 2023”. Un piccolo rincaro che ammonta al 2,3% per le utenze domestiche e al 5,8% per quelle non domestiche che però non porta a nessun miglioramento del servizio reso da Acta. In effetti i consiglieri di maggioranza Di Giuseppe, Galgano e Quaratino intervenuti sul tema hanno riconosciuto le criticità del servizio della Municipalizzata. La gestione della raccolta dei rifiuti fa acqua da tutte le parti, non funziona come dovrebbe tanto nel centro urbano quanto nelle periferie. La speranza di un cambiamento è tutta riposta nel nuovo Amministratore Unico che presto, si spera, sarà nominato al posto di Naborre che ha terminato il suo mandato. Non si è ben capito cosa i consiglieri di maggioranza sperano accada con l’arrivo del nuovo Au ma questa è un’altra storia, se si considera che lo stesso Naborre è espressione di questa maggioranza. Quello che va sottolineato invece è che, anche in questo caso, nessuna levata di scudi contro questi provvedimenti. Inter- venti timidi, nessun dibattito realmente proficuo. Anche i consiglieri di Noi con l’Italia che pare abbiano avanzato pretese sulla nomina dell’Amministratore Unico, ieri erano tutti presenti in Aula ad approvare provvedimenti senza battere ciglio o almeno questo è sembrato.
OPPOSIZIONE COMPLETAMENTE ASSENTE: OLTRE TELESCA IL NULLA
Come già detto, questo Consiglio comunale ha registrato anche la totale assenza della minoranza. Fin dalle prime battute tranne qualche timido intervento e l’abbandono dell’Aula sull’inversione dell’Odg, i consiglieri di opposizione presenti , pochi a dire il vero, non hanno proferito parola. Mancava l’anima di questa minoranza: il consigliere Vincenzo Telesca che nei suoi interventi ha sempre pungolato l’Amministrazione Guarente e ha sempre evidenziato le “negligenze” del suo operato. Uno studio certosino dei provvedimenti che poi si sarebbero discussi in Aula, ha fatto si chè il consigliere Telesca fosse sempre in grado di porre questioni, sollevare dubbi, creare un dibattito che avrebbe aiutato i consiglieri e anche i cittadini a comprendere meglio la portata di certi provvedimenti che si andavano ad approvare. Ieri invece tutto questo non è accaduto.