AMMINISTRATORE UNICO DELL’ACTA: L’AVVOCATO NAPOLITANO IN POLE

La nomina dell’Amministratore Unico dell’Acta Spa, società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Potenza, ha messo in crisi la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Mario Guarente. Il mandato di Camillo Naborre, in quota Forza Italia, è scaduto lo scorso mese di aprile ed individuare un suo successore tra coloro che hanno inviato la propria candidatura entro l’11 maggio scorso, ha creato non poche difficoltà per l’Amministrazione comunale al cui interno regna il malcotento tra i diversi gruppi consiliari che la compongono. Tuttavia, già l’approvazione, nell’ultimo Consiglio comunale, del Bilancio 2022, ok dato in ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge, tanto che il Prefetto aveva inviato una diffida ad adempiere, altrimenti sarebbe stato costretto a commissariare l’Ente, aveva fornito una conferma indiretta che per la pratica dell’Au Acta, il centrodestra avesse raggiunto l’accordo. Ulteriori indiscrezioni, lo confermano. L’uomo scelto per guidare la partecipata comunale è l’avvocato Maurizio Napolitano, già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Potenza. Napolitano è un nominativo che anche le precedenti Amministrazioni comunali targate centrosinistra avevano vagliato. Per quanto riguarda la nomina in questione, ha rappresentato un caso la non completezza dei requisiti richiesti dall’Avviso con particolare riferimento a quelli specifici. Il possesso della Laurea non era obbligatorio. Il requisito era stato sostituito con una formula generica quale «i rappresentanti devono possedere una competenza tecnica ed o giuridica ed o amministrativa adeguata alle specifiche caratteristiche della carica da ricoprire e all’attività svolta dall’Ente, cui la nomina si riferisce». Il prossimo Amministratore unico dell’Acta, ormai quasi certo che sia Napolitano, avrà un incarico triennale fino al 2026, cioè fino all’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo del 2025.