DAL POTENTINO AL MATERANO STRADE SOTTO SCACCO DEGLI ACQUAZZONI TRA PROBLEMATICHE E DANNI
Mecca: «Quanto accaduto deve allarmarci e richiede interventi immediati, ripristino dei danni e messa in sicurezza, per i quali chiederò alla Regione di prendersene carico»
Anche il mese di giugno non sembra iniziare sotto i migliori auspici per quanto riguarda la situazione meteorologica. Ieri difatti il Sindaco di Avigliano ha dovuto fare i conti, come in realtà dalla sera precedente, con le intense piogge che si sono abbattute sul territorio, creando grossi danni. Il copione è lo stesso a cui stiamo assistendo ormai da settimane: mattinate soleggiate e pomeriggi con improvvisi temporali che in poco tempo allagano e creano danni alla viabilità e non solo. Dicevamo di Avigliano in apertura dove a causa delle violente piogge si sono riscontrati poi diversi problemi sul territorio e sulla viabilità, cui immediatamente ha fatto seguito la mobilitazione dell’Amministrazione, delle forze dell’ordine e dei volontari PC. Il Sindaco Giuseppe Mecca entra nei dettagli: «In un breve tempo dalle 16:15 alle 17:15 circa si è abbattuta sulla Città di Avigliano una violentissima pioggia, tale da provocare ingenti danni su più parti del territorio comunale. Il fenomeno meteorologico è stato tale da giustificare l’allerta della protezione civile, che alle 17:30 ci comunicava il “superamento soglia pluviometrica”.I tratti di strada maggiormente interessati riguardano le zone di Pantani, Via Rita Levi Montalcini, Madonna delle Grazie, Spinamara, Viale Vincenzo Verrastro, Via San Vito, Contrada Vallebona ed altri danneggiamenti legati allo straripamento dei tombini. Immediato l’intervento dei Carabinieri, della Polizia Locale e della Protezione Civile. Devo ringraziare in primis tutti gli uomini prontamente intervenuti a tutela della incolumità pubblica e privata; quanto accaduto de- ve metterci in allarme e prefigurare interventi poderosi ed immediati, di ripristino dei danni subiti e di messa in sicurezza del territorio, per i quali chiederò direttamente alla Regione Basilicata di prendersene carico adeguatamente». Precipitazioni così violente che i cittadini hanno segnalato anche interruzioni e mancanza di corrente presso le abitazioni. Ma tutto il potentino è flagellato da problemi alla viabilità, talvolta si tratta di situazioni pregresse che si aggravano sotto la violenza delle piogge prolungate nel tempo, altre volte di danni pro- vocati nell’immediato. Problemi alla viabilità si registrano anche sulla Sp 381 tratto San Fele-Bella, l’Assessore comunale Carmine Ferrone nonché Consigliere Provinciale sulla questione asserisce: «Si tratta su quella strada, che ricade in un tratto del limitrofo comune, di un cedimento preesistente che certamente ora ha ceduto ancora sotto le piogge costanti e violente. È già intervenuta la Provincia, restringendo la carreggiata in quel breve tratto rettilineo, quindi non ci sono grossi problemi di viabilità, ma certo la situazione va monitorata, soprattutto se le piogge continuano ancora». La strada si presenta difatti con una vera e propria frattura che taglia l’intera corsia, dal centro al margine stradale. Sempre sulla Sp 381, in territorio di Bella nei pressi dello Chalet Acqua del Faggio, si era avuto invece uno smottamento di acqua, fango e pietre che sono «letteralmente scivolati dai terreni che costeggiano la strada – spiega Ferrone- invadendo la carreggiata e rendendo pericoloso il transito. La Provincia è prontamente intervenuta e nel giro di un paio di ore fortunatamente la viabilità è stata ripristinata e messa in sicurezza. Per quanto concerne la situazione di Casa Colonna provvederemo intanto a fare qualche piccolo intervento per rimuovere i massi più grandi e creare una situazione di transitabilità e sicurezza per gli abitanti e le aziende del luogo che quotidianamente devono per forza di cose utilizzare quella strada» conclude l’Assessore del Comune di Bella.A Ruoti ieri si continuava a lavorare, dopo la “bomba d’acqua” del giorno precedente che aveva creato molte situazioni di disagio. La complicazione maggiore, con conseguente prolungata chiusura resta sulla strada verso Avigliano, dove, spiega il Sindaco Franco Gentiesca «ci sono grossi massi che non si riesce a spostare a mano, per cui saranno necessarie soluzioni alternative, ma per il momento il transito è interdetto. Situazione rientrata invece sulla strada per Baragiano dove gli allagamenti e il fango sono stati gestiti dalla Provincia. Ora si può liberamente circolare, ma sempre facendo attenzione, perché i residui di fango sono pericolosi, specie se continua a piovere. Situazione emergenziale rientrata anche per le strade comunali e ripristinata quella verso il bosco di Ruoti». Spostandoci nel comune di Filiano è la Sp 75 nei pressi di Dragonetti a creare problemi al transito. Strade come fiumi in piena, asfalto divelto, rami e grossi arbusti spezzati e caduti sulle carreggiate, avvallamenti e cedimenti, frane e smottamenti sono scenari che si ripetono. Nel Comune di Potenza, nelle scorse ore, era stata chiusa la Sp 84 del Gallitello a causa di una frana al chilometro 9. mentre una situazione di pericolo si era creata sulla Potenza-Melfi Ss 658, all’altezza del Km 27, dove fango e pietre erano stati trascinati su strada dalla violenza dell’acqua pio- vana e le auto erano costrette a incedere a “passo d’uomo” zigzagando gli ostacoli e procedendo la marcia costretti ad un “senso unico alternato”. Spostandoci in territorio materano la situazione non cambia di molto. Come accaduto già molte altre volte si torna a segnalare nuovamente chiusura sulla Sp 14 in agro di Pisticci, interdetta al traffico veicolare sul tratto Tinchi-Bernalda, in contrada Torre Accio di Pisticci. Qui il «personale della Provincia di Matera, stante l’innalzamento oltre la soglia di sicurezza del livello del fiume Basento, ha provveduto a segnalare il divieto provvisorio nei pressi del ponte che bypassa il corso d’acqua. Di conseguenza il traffico viene deviato momentaneamente sulla viabilità locale». Stessa situazione che si era presentata nel mese invernale e primaverile, quando per il raggiungimento della criticità idrometrica del fiume in corrispondenza del ponte aveva provveduto con apposita segnaletica a interdire la circolazione.