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TARANTO, CAVALLUCCI MARINI ADOTTATI DALL’ACQUARIO

Per evitare l’estinzione, l’ippocampo si riprodurrà all’Acquario di Genova per poi tornare in Puglia. Il 3 giugno presentazione del progetto a Slow Fish

I cavallucci marini di Taranto rischiano l’estinzione. Il bacino costiero, che ospitava una delle più grandi popolazioni del Mar Mediterraneo, ha registrato una diminuzione drastica e preoccupante. Per garantire la sopravvivenza della specie marina, dalle forme più bizzarre, è stato messo in campo dal Comune di Taranto, in collaborazione con l’Università di Bari, il Cnr di Palermo e l’Acquario di Genova, un progetto di salvaguardia dei cavallucci marini. Si tratta di un un progetto di riproduzione che ha visto il trasferimento di alcune coppie adulte di ippocampi del Mar piccolo nelle vasche curatoriali dell’ Acquario di Genova, appositamente dedicate per la riproduzione. Una volta nati, i nuovi esemplari saranno cresciuti in ambiente protetti per poi raggiunta la taglia subadulti torneranno a popolare il Mar Piccolo di Taranto,in aree perimetrate e controllate, dove saranno monitorati per due anni prima di lasciarli al mare aperto.
Le cause del fenomeno, di spopolamento della famiglia dell’ippocampo nel Mar Piccolo oggetti di studio, possono essere diverse: dal cambiamento climatico alla selvaggia pesca fino all’impensabile contrabbando della specie verso mercati orientali dove i cavallucci marini sono ritenuti una prelibatezza afrodisiaca.
Il progetto è stato presentato al porto Antico di Genova, nell’ambito della manifestazione nazionale Slow Fish che si sta svolgendo al porto antico della città ligure. Tra i relatori erano Cataldo Pierri, docente di zoologia applicata dell`Università di Bari, Laura Castellano, curatrice del settore Mediterraneo dell`Acquario di Genova, Laura di Santo, assessora all`Ambiente de comune di Taranto e Marco Dadamo responsabile del progetto per il comune di Taranto.

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