BENVENUTI NEL CAPOLUOGO «DEI RATTOPPI DOVE L’AMMINISTRAZIONE NON INTERVIENE»
Il consigliere Telesca incalza il Comune di Potenza sull’ennesimo esempio di strada «diventata totalmente impraticabile» alle porte della città
Se il “Benvenuto” si vede dall’ingresso in città allora per chi arriva a Potenza l’accoglienza non è certo delle migliori. Siamo all’ingresso del capoluogo lucano, venendo dalla Potenza-Melfi, e il benvenuto per chi arriva è imbarazzante: tra erbacce tropicali, cespugli incolti dai quali non farebbe notizia lo spuntare di una criniera, sporcizia e abbandono ai lati – sulla strada che da via della Botte giunge allo svincolo dove c’è la fontana dell’Epitaffio – quello che appare come un autentico “gioiello”, che costringe spesso l’ignaro viandante in auto a prodere a un’andatura rallentatissima e spesso a zig-zag per evitare i fossi. «Una strada diventata totalmente impraticabile», incalza il consigliere del Comune di Potenza Vincenzo Telesca ormai pratico di queste (ed altre) segnalazioni sulla palese critricità dove «nessuno continua ad intervenire». Del resto, davanti all’ennesimo episodio di degrado e dissesto alla viabilità. quello su cui torna ad insistere il consigliere d’opposizione è che «manca una programmazione», resa ancora più critica dalle forti e abbondanti precipitazioni di queste settimante, che oltre al mancato decoro non garantisce neanche la dovuta sicurezza ad automobilisti e pedoni. Dopo aver segnalato qualche giorno fa a Cronache solo l’ultimo degli esempi legato ad uno stato di «malagestione della “cosa pubblica”, riguardante la viabilità dell’intera area del quartiere di Poggio tre Galli e di Macchia Romana per via di un manto stradale frantumato, evidenziato dalla presenza di buche che creano evidenti e persistenti criticità frutto di una mancata e datata azione di manutenzione delle strade risolta in questi giorni con un “rattoppo” col classico sacchetto di cemento a freddo il consigliere Telesca torna ad incalzare cosi: «Si opera come se si stesse amministrando la propria azienda. Vengono impartiti ordini e non un programma di lavori con le giuste modalità di intervento. Fiumi di straordinario in reperibilità per ottenere esempi come questo». Alludendo, appunto all’attività di rattoppo – quando c’è – alla bell’e meglio che «viene eseguita dalle squadre di reperibilità che, però, – spiega Telesca – non hanno nemmeno un sacchetto di asfalto. Quindi ai dipendenti viene chiesto di intervenire senza strumenti. Infatti – incalza – è sotto gli occhi di tutti che le buche vengono chiuse con la sabbia, oppure ci si limita a segnalarle in maniera pericolosa». «L’automobilista – evidenzia il consigliere comunale – continua però a ritrovarsi un po’ in tutta la città di colpo al cospetto del pericolo. Si tratta di una negligenza intollerabile e l’assenza di ogni commento da parte dell’Amministrazione, a fronte della palesata situazione così grave, è scandalosa, la misura è colma», conclude Telesca.