AttualitàBasilicataBlog

ENERGIA, IL MODELLO CASTELMEZZANO

Comunità energetiche rinnovabili, l’assessore Latronico: «il settore sta vivendo una svolta epocale». Festa piccoli Comuni, il sindaco Valluzzi: «Siamo gli ambasciatori di un Piano “bandiera”»

È questa la giornata dell’orgoglio dei piccoli Comuni con una manifestazione che noi pratichiamo ormai dal 2002, ossia da quando nacque di fatto questo progetto che rappresenta anche la testimonianza di come questo nostro Paese si salva e si rilancia se le aree interne hanno una loro personale proiezione verso il futuro». Così dichiara il sindaco del Comune di Castelmezzano Nicola Valluzzi al margine dell’iniziativa promossa da Legambiente e de- dicata alla 20° edizione di “Voler Bene all’Italia” che ha come tema centrale quel- lo delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Tra i circa 100 Piccoli Comuni italiani sottoscrittori del Manifesto, ne sono stati scelti 15 come luogo simbolo per dare avvio alla campagna all’insegna delle buone pratiche di trasformazione energetica ed ecologica che diventeranno luogo fisico di laboratori per favorire la costruzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nell’ambito del progetto BeComE di Legambiente, Kyoto Club e Azzero CO2. Tra questi il Comune di Castelmezzano in cui, nella giornata di ieri, si è svolto l’evento clou nazionale per la presentazione del progetto di fattibilità ambientale. Di fatto, la transizione ecologica ed energetica passa anche attraverso il piccolo borgo incastonato tra le Dolomiti lucane di Castelmezzano, dove innovazione, sostenibilità ambientale e comunità energetica sono le parole chiave al centro di una rivoluzione che ha per protagonisti i Comuni italiani sotto i 5mila abitanti. Castelmezzano, oltre ad essere uno dei “Borghi più belli d’Italia” è ora dunque anche Ambasciatore di un modello energetico rinnovabile – nello specifico quello fotovoltaico – che possa fare, magari, da apripista ad un progetto più ampio da replicare in tutti i Borghi della Basilicata per permettere a tutta la regione di produrre quell’energia sana che dia ricchezza al territorio e al tempo stesso contribuisca alla lotta della crisi climatica. «La nostra personale storia ed esperienza di Comunità energetica – spiega Valluzzi – rappresenta ad oggi un progetto che è diventanto un Piano “bandiera” dei borghi più belli di Italia che vuole conciliare la transizione ecologica ed energetica declinandola nella sua accezione innovativa e moderna ossia conciliare la transizione con la conservazione – enfatizza il primo cittadino di Castelmezzano – e la bellezza del nostro paesaggio». «Conciliare l’improrogabile transizione energetica- dichiara il sindaco di Castelmezzano, Nicola Valluzzi – attraverso la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, con la conservazione del paesaggio, dei borghi e dei centri storici di pregio, è questa la sfida che abbiamo voluto raccogliere nel nostro progetto di C.E.R.». «Assicurare – prosegue il sindaco di Castelmezzano – l’autosufficienza energetica da fonti rinnovabili impiantate sul territorio e garantire a tutti i cittadini, alle utenze pubbliche, alle piccole e medie imprese del comune l’opportunità di entrare a far parte della istituenda Comunità energetica, per acquisire e rendere effettivi i benefici ambientali, economico e sociali di questo modello incentivato di autoconsumo collettivo dell’energia prodotta. Impianti di produzione di energia di proprietà pubblica in grado di coprire i 2/3 del fabbisogno energetico comunale, per rendere effettivo il principio di Democrazia energetica e tutelare la struttura urbana e la bellezza del nostro borgo, evitando installazioni diffuse di pannelli fotovoltaici sui tetti delle abitazioni del centro storico». «Questo – spiega – avverrà attraverso uno studio fattivo che tutela il paesaggio e al tempo stesso garantisce una produzione da fonti rinnovabili rilevante per questo territorio, in cui tutte le famiglie potranno entrare nella Comunità energetica senza vedere i pannelli sopra i tetti», conclude soddisfatto Valluzzi. L’obiettivo, dunque, è quello di procurare benefici economici e vantaggi ambientali e sociali per il territorio nazionale quanto regionale, da realizzare attraverso il Manifesto di “Voler Bene all’Italia – Seminiamo un Futuro di Pace con le Rinnovabili” – sottoscritto dai circa 100 Piccoli Comuni italiani affichè entro il 2030 l’Italia tutta porti al 30% i suoi consumi totali coperti da fonti rinnovabili di energia.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti