L’ARDSU FA PACE CON LA MERRA
Unibas il centro studi “Progetto Basilicata”: «urge confronto per recuperare credibilità». Studentato, dopo le polemiche il presidente Zottarelli: «Con l’assessore visione comune»
Da troppi anni si sente discutere del ruolo fondamentale che l’Università della Basilicata dovrebbe avere nel sistema socio economico di Potenza e dell’intera Regione. Un tema, quello di Potenza “Città Universitaria”, che ritorna in auge all’occorrenza, ma su cui poco o nulla si è fatto: tanti Piani a cui non sono mai seguiti fatti concreti. L’ultimo episodio al centro del dibattito, tanto polito-istituzionale quanto sociale, riguarda il progetto per la realizzazione della “Casa dello studente” del capoluogo luca- no impantanato da anni: an- nunciato in pompa magna sin dal 2014, prevedeva la la realizzazione della nuova struttura a Potenza, in via Cavour, nell’area dell’ex Fornace Ierace, che avrebbe permesso di ottenere 200 posti letto per gli studenti. È notizia di questi giorni – affrontata e divulgata nei minimi dettagli da Cronache – di come 22 milioni di euro stanziati per costruire la “Casa dello studente” a Potenza siano andati perduti per inefficienze amministrative e gestionali e sono state destinati ad altre opere regionali. Una questione, come detto, sollevata da Cronache che ha smosso un po’ di coscienze civili e Istituzionali.Da qui il Tavolo in Regione promosso dal Centro Studi “Progetto Basilicata” a cui hanno presenziato, nella mattinata di ieri, anche i consiglieri di opposizione del Comune di Potenza Rocco Pergola,Enzo Stella Brienza, Michele Beneventi e Pierluigi Smaldone. Quest’ultimo, a mergine dell’incontro ha evidenziato come «chiunque oggi sollevi la questione e porta alla luce questo ritardo nell’erogazioni di servizi necessari alla città capoluogo, oggi fa il suo dovere. Chiunque fa politica a Potenza e in Basilicata non può più ignorare che ci sia un grande problema da affrontare e risolvere». Il punto posto sul Tavolo dal Centro Studi “Progetto Basilicata” è che «perdere 22 milioni di euro di investimenti che il CIPE, attraverso il piano per il sud, aveva destinato alla “Casa dello Studente” è il segno di uno scollamento tra i soggetti istituzionali e territoriali e la sconfitta delle politiche di residenzialità a basso costo per gli studenti dell’Unibas, soprattutto peri meno favoriti». Il presidente e il responsabile cittadino di “Progetto Basilicata”, rispettivamente Aurelio Pace ed Enrico Torlo, rimarcano come «il ruolo strategico per Potenza quale città universitaria per tutto il Mezzogiorno d’Italia, passa per lo stretto legame tra i servizi che l’Università offre ai giovani lucani e non, dalla qualità della sua didattica e dalla integrazione della stessa con il tessuto regionale. Aspettative a cui vengono contrap- poste inefficienze, ritardi ed incapacità istituzionali». Per questo dal Centro Studi “Progetto Basilicata” «non acceteremo ulteriori ritardi» chiedendo un tavolo urgente tra Regione, Università, ARDSU e Città di Potenza e di Matera «per recuperare credibilità e rianimare una soluzione certa sul progetto “Casa dello Studente”. Non farlo significherebbe mortificare lo sforzo dell’Università stessa nel qualificare una offerta formativa che non può vivere senza servizi».