BASILICATA, CEREALICOLTURA IN GINOCCHIO
CIA Agricoltori: “Il tracollo dei prezzi e le piogge hanno messo in crisi il settore”
Dopo i ripetuti attacchi speculativi dei mercati che hanno portato al tracollo dei prezzi dei cereali, in concomitanza con i costi di produzione altissimi e dopo l’entrata in vigore della nuova PAC, mai così penalizzante per tutto il comparto cerealicolo, è a rischio tutta la Filiera a partire da quella della pasta, eccellenza del Made in Italy.
Come se non bastasse, le continue piogge e nubifragi iniziati nei mesi di aprile-maggio e che continuano ancora oggi, stanno compromettendo il raccolto del foraggio con danni per tutto il settore zootecnico. L’intero comparto cerealicolo è particolarmente colpito a causa di allagamenti che provocano asfissia radicale, allettamento delle piante, insorgere di erbe infestanti e soprattutto il manifestarsi di malattie fungine (oidio-ruggine-fusariosi della spiga) per l’eccessiva umidità.
In molte zone, a causa degli allagamenti, ci saranno seri problemi a eseguire le operazioni di trebbiatura e raccolta. Molte aziende con i conti in rosso rischiano il collasso. Per Leonardo Moscatirolo, responsabile dell’area di interesse economico (AIE) dei seminativi della C.I.A. Agricoltori-Italiani è necessario che “si attivino tutti i Tavoli e le misure necessarie a supporto di un settore in ginocchio e ricorda la petizione promossa da CIA con la quale si chiede al Governo italiano e alle Istituzioni di mettere in campo tutte le azioni possibili per il monitoraggio, la trasparenza e la tutela della qualità e delle quantità di grano nazionale, utilizzato per la pasta e il pane consumati dagli italiani“.