MELFI: PRESENTATO IL LIBRO LA PROMESSA
Il romanzo parla della storia di un contadino che nell’ambito della seconda guerra mondiale, diventa disertore
Si chiama la Promessa, ed è l’ultima fatica letteraria di Gianlivio Fasciano. Il libro è stato presentato presso l’aula consiliare Nitti-Bovet del palazzo di città, attraverso una manifestazione organizzata dalla locale sezione dell’Anpi, alla presenza di diverse autorità, tra cui il sindaco Giuseppe Maglione ed il vescovo della diocesi, sua Eccellenza Ciro Fanelli. ” Con l’Anpi di Melfi, la diocesi di Melfi, ha promosso altre iniziative, ha sottolineato monsignor Fanelli. Il tema del libro è molto interessante, è tocca aspetti della nostra società che sono nevralgici ed importanti. Nell’ambito di questa presentazione partiamo dalla storia, che in parte è vera ed in parte è romanzesca, per individuare percorsi che possono aiutare soprattutto i nostri giovani, soprattutto quelli che fanno fatica a rimanere nel nostro territorio, invece occorre trovare le ragioni giuste per rimanere nella nostra terra. E’ un tema attualissimo. Da un lato la denatalità, la fuga delle persone in cerca di tranquillità economica e lavorativa dall’altra, e altre situazioni che rendono questo tema urgente, attuale. E’ comunque necessario che tutti ci fermiamo a riflettere su queste difficoltà”. Questo invece il pensiero dell’autore del libro: ” Questa è una storia del nostro Sud. Una storia, di un contadino che si ritrova a fare la guerra, durante il periodo della seconda guerra mondiale. E’ un pastore, è un contadino, un uomo semplice, che si ritrova in qualche modo catapultato in un modo nuovo. Un soldato improvvisato. La storia si dipana nel momento in cui l’8 settembre del 43, diventa disertore. Lui non sa di essere disertore. Questa è una storia tragica che appartiene a tutte le comunità, diventa un vero romanzo nel momento in cui a Campobasso, e nei territori in cui si svolge il romanzo, ci sonom le cosiddette marocchinare”