PONTE MUSMECI, VIGILANTE: «RESTAURO DA RECORD IL SIMBOLO DELLA NOSTRA CITTÀ È IN OTTIME MANI»
Nella sala conferenze del Polo bibliotecario, la presentazione del progetto definitivo di restauro realizzato da Hugo Corres Peiretti
Ieri pomeriggio nella Sala conferenze del Polo bibliotecario di Potenza è stato presentato il progetto definitivo del restauro del Ponte Musmeci. Un restauro da record per tanti motivi, così come lo ha definito anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Potenza, Antonio Vigilante. È la prima volta che si procede ad uno studio così minuzioso e particolareggiato del ponte Musmeci. Uno studio che ha richiesto svariati mesi di lavoro e di sopralluoghi e che l’ingegnere Hugo Corres Peiretti della Fhecor Ingenieros Consultores S.A. ha condotto con dovizia ed entusiasmo. «Quando lo conobbi, diluviava, volle ugualmente fare il sopralluogo. Mi fece visionare il ponte in lungo e in largo come se ci fosse una meravigliosa giornata di sole. Lo conosceva a memoria, seppur era la prima volta che lo vedeva dal vivo. Un entusiasmo da bambino con la consapevolezza di una grande professionalità. Le riviste ingegneristiche lo definiscono “uno dei più grandi progettisti internazionali di ponti”, fu chiaro fin dall’inizio. Il nostro ponte è in ottime mani» è così che l’assessore Vigilante presenta il professore Peiretti. Ed è proprio con l’entusiasmo di un bambino che, durante la presentazione, Peiretti illustra tutti gli studi fatti sul ponte per far si che possa tornare a splendere come un tempo e soprattutto per far si che sia un’infrastruttura sicura. «Ad oggi – ha affermato l’assessore Vigliante – siamo in possesso dello stato di salute del nostro ponte simbolo della città. Da ingegnere sono rimasto folgorato dalla perizia con cui le varie indagini sono state effettuate e dalla tecnologia utilizzata a tutti i livelli. I tempi di realizzazione sono stimati in 200 giorni lavorativi che saranno ufficializzati dopo la realizzazione del progetto esecutivo. Ora bisogna superare la fase di copertura finanziaria definitiva». Per l’ambizioso progetto di restauro dell’opera ingegneristica più invidiata al mondo il Comune di Potenza ha a disposizione 3 milioni di euro, ne servirebbero 9 per poter completare il progetto. L’assessore Vigilante insieme all’Amministrazione però non sembrano demordere: «Riteniamo di poter essere la risposta alla istanza della Regione Basilicata di avere a disposizione progetti definitivi da finanziare con i fondi del Pnrr e confidiamo in questo aiuto». L’intervento quanto mai urgente viste le criticità della struttura è stato affidato alla Fhecor Ingenieros che circa un anno fa ha vinto un concorso di progettazione europea in- detto dal Comune e sarà il primo al mondo ad essere realizzato su un ponte in cemento armato vincola- to. Dai dati snocciolati durante la presentazione si evince che saranno 4.600 i metri quadrati lavorati con macchinari costruiti appositamente, sono state effettuate 44 carotature, 3 indagini endoscopiche e 460 milioni di punti per rilievo aerofotogrammatico e analisi laserscanner. «Si tratta di un ponte straordinario – ha affermato Hugo Corres Peiretti – che non ha pari nel mondo. Abbiamo potuto respirare le sensazioni di quando fu realizzata l’opera ed è eccezionale pensare a quello che fu realizzato senza avere a disposizione i mezzi che si hanno oggi». Presente tra gli altri anche il senatore Gianni Rosa che ha potuto apprezzare il lavoro certosino realizzato dallo studio spagnolo e che ha sottolineato come il ponte Musmeci oltre ad essere «un bene monumentale di interesse culturale famoso in tutto il mondo, è soprattutto il simbolo di Potenza ed è per questo che deve essere fatto tutto il possibile per riportarlo agli antichi splendori e renderlo nuovamente sicuro da un punto di vista strutturale». Il ponte Musmeci all’ingresso della zona ovest della città capoluogo fu progettato dall’ingegnere Sergio Musmeci a partire dal 1967 e venne realizzato tra il 1971 e il 1976 ed è, ad oggi, considerato tra i più rappresentativi della cultura architettonica del XX secolo, in grado di anticipare temi e linguaggi della contemporaneità. È una struttura complessa, organica, dalle forme inedite, che mixa perfettamente le geometrie dell’ingegneria alla complessità architettonica. Dopo una presentazione così particolareggiata i cittadini di Potenza e non solo attendono con ansia il progetto esecutivo e l’inizio, finalmente, dei lavori.