CSX, I SOLITI IGNOTI

GUARENTE PERDENTE NON E’ UN PROBLEMA PER IL CENTRO DESTRA

La città di Potenza e’ amministrata male, senza visione, nessun progetto per il suo futuro, una sciatteria amministrativa anche quotidiana che fa apparire decadente e degradato ogni spazio pubblico della città. Le piccole e grandi cose del capoluogo di regione senza quella cura e la pur minima dedizione che dovrebbero avere gli amministratori. La svolta di Guarente è vicina al precipizio. Ormai. Forse il vero punto debole del centro destra della Basilicata e’ proprio questo.

COSA PENSANO I SINISTRI DI POTENZA?

Ma anche in questo caso, sembra, che i “sinistri” vadano in soccorso. Divisi, sospettosi, incapaci di mettere in campo ipotesi di coalizioni e guide competenti e radicate. Dai pentastellati, al terzo polo fino al Pd non si intravede nulla. Vedremo la stessa litania di veti, e di contrasti. Di veleni e velleità. La sinistra senza “Speranza” si appresta a calare l’asso perdente che ha da sempre nella manica come sindaco della città? Autorevoli personaggi minori? Un blasone per inorgoglire qualcuno? Continua a dire cose ancora sagge ed attuali Tanino Fierro, dall’antica consuetudine di interpretare Potenza. Quindi anche “Guarente Perdente” non appare un grande problema per Bardi. Che fa bene a stare distante. Non si mescola facilmente ai fatti della città.

LA LINGUA ARAMAICA DI LOMUTI, LA SCHLEIN E IL PD

Nel frattempo si aggiungo scritti in aramaico nel famoso campo largo. A Roma le cose vanno complicandosi nel Pd della Schlein, con i prevedibili effetti anche nella periferia lucana. La giovane donna segretaria sembra che non funzioni. Non travolge in termini di consenso, traballa nella gestione del partito (un coacervo complesso di correnti e di capi e capetti), appare “stonata” dai veri problemi del paese. Insomma un po’ eterea, un po’ sbiadita (nonostante l’armocromista!). Senza infamia e senza lode. Il peggio che poteva capitare al Pd del dopo Letta, già addormentato dalle precedenti stagioni. Intanto qualche paginone nella lingua sconosciuta solita lo abbiamo letto. Lomuti parlo’! Non sembri un ossimoro. Vuole un politico alla guida della regione, la preferirebbe donna. Non disdegna vecchie glorie (?), declina “prerogative” pentastellate nel futuro della Basilicata. Il partito delle bassissime percentuali, pronto a scommettere un cifra, alle amministrative che guida la Provincia ha una postura a tratti ambigua a tratti prepotente. Non ci meraviglia. Siamo a luglio… a settembre andrà meglio! Il partito di Calenda arruola a zonzo nei paesi un po’ di gente. Preparano liste ed elenchi di candidati. Organizzano, occhieggiano, minacciano, dissimulano. Bene i comunicati quotidiani del Segreatrio regionale Pessolano, ma bisognerebbe capire per prepararsi a cosa. Intanto il magma del Pd non si smuove. Molti candidati in azione. Traiettorie senza direzioni in tutti i sensi nel dibattito interno. Il partito di Potenza senza guida, il Segretario Regionale ascolta tutti ma non ha ancora decodificato il pensiero prevalente. I vertici nazionali, Speranza ed Amendola, girano intorno senza apparire. Margiotta parla chiaro, Piero Appennino e Santarsiero tra paesi, musica ed attesa. Matera e la provincia senza logica. De Filippo in giro per l’Italia non si capisce per cosa, i giovani sindaci e le donne per ora spariti. Gli italovivi pragmatici e ci- nici aspettano l’aggancio migliore con la coa- lizione del centro destra.

BARDI TRANQUILLO

Bardi dorme sonni tranquilli, il governo na- zionale non perde colpi, la coalizione è più tranquilla. Gli assetti lucani di più facile com- pilazione. Mancano da un po’ di settimane i “riservisti del disordine”. Benedetto, i sindacalisti, MedInLucania e il Potenza Calcio di Macchia e Chiorazzo. Sono tanto in riserva che per ora non si vedono manco in panchina. Come nei film western ad un certo punto arriveranno “i nostri”? Generale stia tranquillo. Non è un film che vedremo.