LAURENZANA, BAGARRE SU CITTADINANZA ONORARIA A ROBERTO SPERANZA: «IL POPOLO NON LA VUOLE»
Il gruppo di opposizione “Riflettiamo Insieme” tuona contro il sindaco: «Non possiamo definirlo nemmeno un turista della domenica»
Un Consiglio comunale infuocato quello che si è svolto nei giorni scorsa a Laurenzana. A rendere duri i toni la scelta del sindaco Michele Ungaro di proporre la cittadinanza onorario per l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. Dure le parole del gruppo di opposizione “Riflettiamo insieme” dei consiglieri Giuseppe Trivigno, Rocco Martoccia e Maria Pavese che nel loro intervento hanno sottolineato come «non sappiamo se effettivamente si possa chiamare proposta dato che la delibera di Giunta risale a circa un anno fa e il conferimento della stessa già nel mese di Luglio 2022 veniva ufficializzato a mezzo stampa e tv. Per carità, non ci scandalizziamo più di tanto. Ormai il modus operandi di questa amministrazione è ben noto a tutti. Tuttavia, questa situazione ha dei risvolti che oseremmo definire abominevoli». Per i consiglieri di opposizione la scelta del conferimento andrebbe concessa « a un individuo ritenuto legato alla città per il suo impegno o per le sue opere e, come tale, è un processo che non può essere impacchettato nella stanza dei bottoni ma deve essere condiviso con l’intera Comunità. Tale operazione, caro Sindaco, è di una scorrettezza inaudita, ma non tanto nei nostri confronti, quanto nei confronti dell’intera Comunità. La “cittadinanza” è un’onorificenza che dovrebbe essere conferita da tutta la cittadinanza, e non solo dal gruppo di maggioranza o da parte di esso. Perché, e ve lo diciamo con schiettezza, il popolo questo provvedimento non lo vuole! “La cittadinanza tutta”, intesa dunque nella sua interezza ed unanimità, come richiamato in delibera non manifesta assolutamente né viva riconoscenza né gratitudine al già Ministro!». Trivigno, Martoccia e Pavese pongono l’accento anche sulle motivazioni addotte per conferire l’onoreficenza che definisco inopportune: «Si parla di una dedotta ottima gestione, senza ipocrisie e intelligenza politica, della pandemia. Ma in che mondo vivete? Questa terra ancora piange i suoi figli e noi ci affrettiamo ad appendere medaglie al petto totalmente fuori luogo. Ai medici, agli infermieri che con abnegazione si sono sacrificati anche a costo della propria vita per assistere quanti colpiti dall’infezione da Covid dovrebbe andare la nostra viva e sincera riconoscenza, non a chi si approcciava alla pandemia con “la tachipirina, l’attesa vigile e l’andrà tutto bene”. Scusateci, per noi ci vuole coraggio a proporre un provvedimento di tal fatta». Oltre alle motivazioni il gruppo di minoranza mette in luce il mancato “legame” tra Speranza e Laurenzana: «Non possiamo nemmeno definirlo “un turista della domenica”, come ce ne sono tanti. Poi, a prescindere da queste considerazioni, ci chiediamo quale sia il reale le- game tra il già ministro Speranza e la nostra Comunità? Ci risulta che qualche volta ha sicuramente visitato la nostra bella cittadina ma, a quanto ne sappiamo, solo per godere delle bellezze del nostro territorio, incontrare qualche amico e poco altro». «Per noi, dunque, e lo diciamo a chiare lettere, si tratta di un provvedimento irrispettoso e obbrobrioso. Perché se qualcuno è obbligato a dare un segno di riconoscenza politica, questo deve farlo personalmente e non già utilizzando un’intera Comunità; perché questo non interessa né a noi, né tantomeno ai cittadini di Laurenzana!» ha concludo il gruppo di minoranza. Prima della votazione i tre consiglieri, dopo aver fatto appello all’intero Consiglio di non votare a favore e il ritiro della delibera di Giunta, hanno abbandonato i lavori in segno di protesta ma è passata con sette voti favorevoli e un astenuto.