RILANCIO DELL’ALSIA, CIFARELLI SPRONA IL CENTRODESTRA: «COME E QUANDO?»
Per il consigliere regionale del Pd il governo Bardi deve chiarire sulla volontà o meno di «smantellare» l’Agenzia
Per il consigliere regionale del Partito democratico, Roberto Cifarelli, se non interverranno fatti nuovi ed «un vero impegno da parte della Giunta regionale», «diventerà ineluttabile il declino dell’Agenzia Lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura (Alsia)». «Eravamo stati facili profeti, insieme alle opposizioni, ai lavoratori ed alle loro rappresentanze sindacali – ha proseguito Cifarelli, nel sostenere che l’approvazione della Legge Regionale 41 del 2020 con la quale il centrodestra trasferì all’Alsia il personale regionale ivi assegnato funzionalmente, non sarebbe stata la premessa al rilancio dell’Agenzia. Bene hanno fatto di recente i sindacati a chiedere di essere auditi in Seconda Commissione Consiliare per denunciare il grande disagio che vivono i dipendenti per la decadenza progressiva dell’Agenzia dovuta al continuo svuotamento di risorse umane determinato dai pensionamenti senza ricambio generazionale e rinnovo sia dei profili tecnici che di quelli amministrativi. Al disagio dei dipendenti si unisce, come conseguenza, il disagio dell’utenza per la qualità dei servizi non più adeguata». «È evidente lo stato di abbandono derivato anche dall’assenza per ben sette mesi di un assessore all’agricoltura – ha evidenziato il consigliere regionale – che ha portato l’attuale Direttore ad adottare “disperate soluzioni organizzative funzionalmente poco efficaci ed inappropriate” tra l’altro concentrando su di sé, non sappiamo quanto legittimamente, la direzione di diversi uffici. Nell’ultimo bilancio regionale 2023/25 sono state assegnate all’Alsia risorse appena sufficienti per il pagamento degli stipendi e nessuna risorsa per le attività ed i dipendenti lamentano il mancato pagamento della produttività 2021 nel mentre quelli regionali stanno per percepire quella relativa al 2022; nell’ultimo triennio il personale è passatoci a causa dei pensionamenti da 114 a poco più di 80 unità e l’età media del personale ha più di 60 anni che, per numero e professionalità, attualmente non è sufficiente a garantire i compiti delegati dalla Regione con la necessaria efficienza richiesta». «I fatti e gli atti amministrativi dell’ultimo triennio – ha specificato Cifarelli – hanno dimostrato che il rilancio dell’Alsia non c’è stato. Non sono più sufficienti le semplici dichiarazioni d’intenti di riconoscimento del ruolo strategico per il comparto agricolo lucano di un’agenzia “di sviluppo” qual’è l’Alsia. In questo contesto, per paradosso, l’attuale amministrazione dell’Alsia ha proposto una riduzione di Aree, e quindi di dirigenti e personale, attraverso la revisione degli assetti organizzativi dell’Agenzia che prevederebbero persino la soppressione dell’importantissimo Ufficio della “Riforma Agraria” con lo smembramento delle funzioni e del personale ad altri uffici approvando una delibera proprio mentre le organizzazioni sindacali venivano audite in II Commissione consiliare e senza che ci sia stata la obbligatoria informativa ai sindacati. Non si comprende il perché di questo atteggiamento da parte di un Direttore rispetto al quale, tra l’altro, la Giunta non ha mai fugato i dubbi circa i possibili conflitti di interesse con altri incarichi e partecipazioni societarie in capo al medesimo». Per questi e altri motivi, l’interrogazione di Cifarelli per il presidente della Regione Bardi e per l’assessore regionale all’agricoltura, Galella, per sapere se gli uffici regionali abbiano fatto un istruttoria e in tal caso quale sia stato il parere. Chieste risposte anche sul completamento della dismissione dei beni rivenienti dalla Riforma Fondiaria, sulla gestione dei servizi di supporto all’agricoltura di competenza regionale e delegati all’Alsia , e soprattutto sul «se è intenzione dell’attuale Governo regionale riprendersi le deleghe attualmente assegnate all’Alsia ed in tal caso come intende tutelare le professionalità e la dignità lavorativa dei dipendenti dell’Agenzia ai quali è già stata “scippata” la possibilità di partecipare al concorso regionale interno per Posizioni organizzative e dirigenza». Nel caso in cui non vi fosse invece «la volontà di smantellare l’Alsia», Cifarelli ha chiesto allora «quando e come inizierà la costruzione di un percorso assunzionale, unica via coerente per recuperare lo stallo e le inefficienze accumulate nell’importante settore dello sviluppo agricolo regionale».