TRANI, ALLARME BOMBA AL TRIBUNALE CIVILE
Solita telefonata anonima, evacuazione dell’edificio della zona circostante, ma fortunatamente non c’era nulla
Una telefonata anonima ha provocato panico nel Tribunale di Trani. Dall’altra parte della cornetta qualcuno ha avvertito che nel Palazzo di Giustizia c’era una bomba pronta a esplodere. Ed è scattato immediatamente l’allarme, con l’applicazione di tutti i protocolli di sicurezza previsti in questi casi.
La mattinata di lavoro non era cominciata da moltissimo: Palazzo Candido, sede della sezione “Civile”, era già affollato, ma l’evacuazione è stata portata a termine in maniera ordinata.
L’intera area e parte del Centro storico confinante con l’edificio sono state chiuse e, naturalmente, nessuno ha potuto accedervi per consentire agli Artificieri arrivati da Bari e al nucleo Cinofili dei Carabinieri di setacciare ogni centimetro in cerca dell’ordigno. Una ventina le unità impiegate nelle operazioni.
Dopo quasi quattro ore di minuziose ricerche, l’allarme è rientrato: nessuna bomba e nessun pacco sospetto nel Palazzo di Giustizia o nei dintorni. I dipendenti hanno potuto tornare alle rispettive occupazioni.
Il protocollo è particolarmente rigido in situazioni del genere, soprattutto per l’elevato livello di sensibilità dell’obiettivo. A Trani non si registravano allarmi – bomba da alcuni anni: fra il 2014 e il 2016 lo stesso Tribunale, ma anche il Comune e la sede dell’Amet furono gli obiettivi di chiamate anonime e che annunciavano la presenza di ordigni fortunatamente mai rinvenuti.