TARANTO, VISITA CONSOLE USA: ARTE E DIRITTI
Presentate le opere del progetto supportato dalla Missione Diplomatica degli Stati Uniti d’America in Italia, realizzate dagli studenti dell’istituto “Righi”
In presenza della Console Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, Tracy Roberts-Pounds, e il vicesindaco di Taranto, Fabrizio Manzulli, sono stati inaugurati gli interventi realizzati dai ragazzi e dalle ragazze dell’ISS “Righi” insieme a Pigment Workroom e Xfarm.
Piantumazione del carrubo “Augusto”, arte visiva contemporanea e urbana, simboli dell’impegno per la giustizia e la difesa ambientale, sono la restituzione di Art and Community for Environmental Action alla città di Taranto.
Art and Community for Environmental Action è il progetto che rinnova lo scambio di buone pratiche fra le due realtà di Mural Arts Philadelphia e Pigment Workroom, concentrandosi sul rapporto fra arte, comunità e giustizia climatica, che ha visto il coinvolgimento della comunità scolastica tarantina dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “A.Righi”.L’occasione è stata la candidatura all’Annual Program Statement (APS) 2022 della Missione Diplomatica degli Stati Uniti d’America in Italia, dove la rete di realtà risultata vincitrice include anche XFarm e l’artista Andreco in collaborazione con le scienziate e gli scienziati di IRET-CNR, con l’obiettivo di portare a termine azioni che mostrino l’urgenza del dover modificare la versione antropocentrica dell’uso del pianeta Terra da parte dell’umanità.
Art and Community for Environmental Action, grazie anche alla preziosa collaborazione del IRET-CNR, nell’ambito del percorso di Ecodidattica – rete di scuole, con capofila, a Taranto e provincia, l’istituto “Righi” – ha dato il via, durante tutto l’anno scolastico, a numerose attività di formazione interdisciplinare spaziando dalla conoscenza dell’ecologia e dei processi di bonifica ambientale alla progettazione di forme di comunicazione visiva capaci di attirare l’attenzione del pubblico sulle grandi emergenze ambientali.
E’ stata realizzata la piantumazione sperimentale del CNR, grazie alla guida della scienziata Laura Passatore di IRET-CNR, all’interno del cortile della scuola, del lentisco e del carrubo, specie arbustive che si sono rilevate particolarmente resistenti per mitigare l’inquinamento da polveri sottili.
Nello stesso tempo si è proceduto ad un confronto con le artiste statunitensi Shira Walinsky e Michelle Glass assieme agli artisti italiani Andreco e Mario Nardulli italiani su come e dove intervenire con l’arte pubblica per rendere visibili le informazioni raccolte.
E in un processo condiviso con l’artista Mario Nardulli per la realizzazione del murales, si è deciso di riportare in forma grafica la struttura di molecole inquinanti: quali il benzene, con la sua formula chimica e il valore orario di soglia limite a 27 mcg/m3.
Gli studenti hanno così disegnato le foglie delle due piante simbolo, messe in terra nel cortile della scuola, con il dato del numero di alberi presenti in Italia, pari al 36,7 % del territorio nazionale. Con la decorazione pavimentale intorno al carrubo, si vuole far comprendere e soprattutto ricordare l’importante azione delle piante in risposta alla contaminazione dell’aria e ai cambiamenti climatici, creando un perfetto incontro fra arte, scienza e ambiente.
Le opere sono il risultato della sinergia tra Art and Community for Environmental Action e l’istituto “Righi”, grazie alla guida dei docenti Veronica Poggi, Cataldo Mannavola, la dirigente Iole De Marco e il grande impegno del Prof. Alessandro Marescotti, è stato possibile mettere in campo una partecipazione concreta dei ragazzi e delle ragazze individuando la parete di ingresso esterna della scuola come luogo ideale per rendere noto il lancio del progetto.
“E’ stato un grande privilegio poter affrontare il tema della giustizia ambientale a Taranto, per di più con il supporto di artist* e organizzazioni di grande profilo come quelli di Art and Community for Environmental Action. Siamo riusciti a riunire per oltre una settimana artist*, scienziat* di spessore internazionale per uno stesso obiettivo: poter raccontare che la natura prende spazio e copre le storture create dalla produzione industriale. ” dichiara Mario Nardulli, presidente di Pigment Workroom.