TITO, RICOGNIZIONE DEI COMPARTI POST SISMA
Tema del Consiglio la ricognizione di procedimenti e adempimenti inerenti la ricostruzione post sisma ’80-’82
Sembra lontano il terribile sisma del 1980, seppure è un ricordo indelebile, eppure in tanti comuni le sue ferite sono ancora evidenti.
Presso la Sala Consiliare di Tito si è tenuto un Consiglio comunale con unico tema all’ordine del giorno ovvero “la ricognizione dei procedimenti ed adempimenti inerenti la ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 1980/1981/1982 e la conseguente programmazione dell’utilizzo delle economie accertate ai sensi della Legge Regionale n.18/2007.
Il Sindaco Graziano Scavone a Cronache entra nei dettagli e spiega che «la Legge 18 del 2007 ci dice che i Comuni devono provvedere ad una ricognizione sui comparti da ricostruire con le risorse ex 219, perché se ci sono risorse assegnate i beneficiari che però non hanno provveduto a realizzare gli interventi, la norma dice che si può provvedere a diffida e 6 mesi per poter avviare o completare le opere, ma se non dovessero ottemperare è possibile revocare il contributo. In tal modo le risorse economiche possono essere riutilizzate sia a favore di altri soggetti che erano in graduatoria ma non sono stati finanziabili per esaurimento delle risorse stesse, sia per realizzare opere pubbliche, cosa che noi abbiamo fatto. Molto spesso i destinatari delle somme non sono più interessati a ricostruire perché hanno soddisfatto il loro bisogno abitativo altrove o in altro modo, per cui ci si ritrova comparti abbandonati, ecco perché abbiamo preferito orientare una parte di risorse al paese».
Dunque il Comune di Tito si muove in questo senso e il Primo cittadino prosegue: «Con l’Ufficio tecnico è stata fatta una ricognizione negli anni, su tutti i comparti ancora non completati o mai avviati, e sono state effettuate delle revoche a chi non aveva utilizzato i contributi. Ad effetto di ciò sono stati recuperati 330 mila euro ed il Consiglio Comunale nell’ultima seduta ha deliberato come riprogrammare queste economie. Pertanto, con il provvedimento licenziato dal Consiglio si è deciso di richiedere, come previsto da Norma, il nulla osta da parte della Regione Basilicata all’utilizzo di tale somma per realizzare i lavori di riqualificazione del centro storico e alcune aree limitrofe».
Dunque nuovi interventi si prospettano nel cuore di Tito, sui quali Scavone conclude: «In particolare riguarderanno la ripavimentazione di Piazza del Seggio e un parcheggio limitrofo Largo Municipio, comparto 189 per un importo di € 126.512; Ancora in Via Largo Fontanelle per la messa in sicurezza del Comparto 164, per un importo di € 87.907, ed infine interventi di riqualificazione delle aree di sedime dell’ex comparto 155 e 171 in Via Notargallotta, da destinarsi a parcheggio per un importo di importo € 118.311. Oltre a ciò anche con altri progetti, diversi da questi della Delibera, come uno nello specifico di 500mila euro, in cui abbiamo acquisito comparti che demoliamo.
C’è pertanto un piano di rigenerazione urbana che il comune sta rifinendo e attuando. Questi sono i primi interventi che riguardano il centro storico e che guardano verso un più ampio orizzonte al miglioramento delle opere pubbliche già esistenti, come piazza e parcheggio, e alla messa in sicurezza di quei comparti vetusti e difficilmente recuperabili sui quali stiamo intervenendo anche con altri progetti che accrescano l’accessibilità e la dotazione degli standard urbanistici nel centro storico».