PESCARA, GLI INDAGATI DEL COMUNE RESTANO IN SILENZIO
Parlano i due accusati di spaccio: uno si difende, l’altro ammette di aver ceduto cocaina
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Restano in silenzio i due principali indagati dell’inchiesta su droga, appalti e mazzette al Comune di Pescara. L’imprenditore e il dirigente del Comune hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari. Più collaborativi, invece, i due accusati di fornire la droga: uno si è difeso negando ogni addebito, l’altro ha ammesso di aver ceduto cocaina al dirigente. “Non abbiamo i documenti, ha detto uno dei legali dell’imprenditore, dobbiamo esaminarli, quando li avremo letti sapremo fare una valutazione più compiuta. Avvieremo una interlocuzione nei prossimi giorni con l’ufficio del pubblico ministero per cercare di chiarire la posizione”. Uno dei due pusher ha invece risposto alle domande del giudice “ossia che non c’è stata attività di cessione di sostanza stupefacente nei confronti degli altri indagati”. L’altro pusher finito in manette ha invece ammesso di aver ceduto “per amicizia” la cocaina al dirigente.