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POTENZA PIÙ VICINA A ROMA, MA PERDE NAPOLI E MILANO

Frecciarossa: il bluff

Era stato annunciato meno di due settimane fa come un accordo storico in quanto, per la prima volta in assoluto da quando è stato istituito il servizio nel 2016, sarà avviata «una sperimentazione a mercato con la società del gruppo Fs, che farà risparmiare risorse ai contribuenti lucani e recuperare tempo prezioso ai viaggiatori». Si tratta della sperimentazione dei servizi Frecciarossa sulla tratta Roma-Potenza-Ferrandina-Metaponto che dovrebbero prendere il via dal prossimo primo ottobre e fino alla fine di marzo 2024 e che dal capoluogo lucano dovrebbe permettere di raggiungere la Capitale «in circa tre ore, via Afragola, bypassando la stazione di Napoli centrale». Lo ha annunciato, attraverso l’ufficio stampa, l’assessora lucana alle Infrastrutture, Donatella Merra, evidenziando che «ci sarà un risparmio di circa mezz’ora ri- spetto ai tempi impiegati dall’attuale servizio Frecciarossa». Inoltre «con l’accordo raggiunto dalla Regione Basilicata con Trenitalia per i servizi ferroviari, restano garantite – ha aggiunto Merra – tutte le coincidenze con le principali città italiane». Ma ecco i primi deragliamenti. Sebbene la sperimentazione «si inserisce – ha proseguito Merra – in un periodo di lavori programmati e ulteriori opere di ammodernamento che saranno effettuati sulla tratta Salerno-Potenza-Taranto, per la velocizzazione della linea e l’innalzamento degli standard di sicurezza, a partire da metà giugno 2023, saranno necessarie parziali e momentanee sospensioni dei collegamenti che riprenderanno in una configurazione più perfor- mante a conclusione dei lavori. In ogni caso saranno assicurati i servizi sostitutivi, nell’ambito – ha concluso Merra – del contratto di servizio regionale, verso le stazioni di Salerno e Napoli ai principali treni di Av». Ma non è questa la notizia più critica. Dal 1 ottobre infatti, il Frecciarossa che parte da Taranto non arriverà più alla stazione di Milano centrale. E per raggiungere quella destinazio- ne potrebbe volerci almeno mezz’ora vanificando il presunto risparmio che l’assessore intende perseguire. Innanzitutto biso- gnerà capire se la partenza dal capoluogo pugliese resterà invariata. Per ciò che concerne l’arrivo in Lombardia invece la situazione si è complicata: secondo quanto riporta ilsito di Trenitalia la prima freccia utile è in partenza alle 10.50. Per arrivi nella Capitale oltre quell’ora bisogna attendere le 11.50. Insomma un’autentica rivoluzione che non è escluso possa far comodo ad alcuni, ma che di certo cambia le carte in tavola. La Regione Basilicata dovrebbe fornire una spiegazione ufficiale sui motivi di questo cambiamento. Nel frattempo a raccontare le variazioni di orario è il sito web. Il sogno dell’Alta velocità per i lucani, dunque, salterà Napoli centrale ma morirà a Roma. La comodità per andare direttamente al Nord non ci sarà più: dalla Capitale bisognerà proseguire cambiando treno. Regredendo al tempo delle coincidenze.

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