ORDINARIO CAPOLUOGO, VANDALISMO IN CENTRO E PROBLEMI NELLE CONTRADE
Contrada Botte allaccio al depuratore: illimitata attesa
Riconoscere i propri limiti e chiedere aiuto è una prova di grande maturità. Lo vogliamo dire al sindaco di Potenza, Mario Guarente, che ormai ha totalmente perso il controllo della città o, quanto meno, del suo centro storico. Se durante la festa di San Gerardo abbiamo dovuto ricondurre agli eccessi della festosità il coma etilico, la morte di un ragazzo, gli schiamazzi e l’abuso di alcool, dal dopo festa la situazione non sembra migliorata. Nei giorni scorsi in pieno centro c’è stato un accoltellamento a seguito di una rissa. Tutti i giorni si registrano lamentele da parte dei residenti sulla spazzatura agli angoli delle strade non raccolta da nessuno. Ieri abbiamo dovuto dar conto di un atto vandalico perpetrato ai danni della Chiesa della Trinità. La storica Chiesa del centro di Potenza, teatro dell’omicidio di Elisa Claps, oggetto di una disputa sull’opportunità della sua riapertura era stata interessata da imponenti e lunghi lavori di restauro che, do- po dieci anni, avevano riconsegnato alla cittadinanza almeno le pareti esterne della storica Chiesa. Non si è fatto in tempo ad inaugurarla che subito è stata presa di mira da ignoti writer che hanno deciso di deturparne il portale. Mentre la comunità cittadina e quella ecclesiastica discutono sulla prospettiva da dare all’utilizzo della Chiesa, i writer hanno già deciso che quel portone poteva diventare una lavagna per le proprie gesta.
SIGLE INCOMPRENSIBILI SU TUTTI I MURI
Il Portone della Chiesa della Trinità non è l’unico luogo oggetto dell’interesse dei vandali del pennarello. Basta girare le strade della città per trovare ovunque segnali incomprensibili che, per quanto ne sappiano, sono le firme degli scrittori murari. Lasciano sui muri la propria sigla per indicare il passaggio. Fanno esattamente quello che fanno i cani quando depongono le proprie urine per marcare il territorio. Non meritano né comprensione né rispetto ma soltanto il massimo disprezzo da parte delle persone civili. È un’emergenza educativa che non riguarda, lo diciamo senza infingimenti, soltanto il Comune e sulla quale il sindaco può fare ben poco. Non è a lui che compete il ruolo di gestore dell’educazione delle giovani generazioni. Non è lui che deve preoccuparsi di muoversi per far sì che la gente apprezzi la bellezza dei luoghi in cui vive ed inizi a rispettarli e ad amarli.
GARANTIRE L’ORDINE PUBBLICO
La politica non si occupa di sociologia né di pedagogia, non educa e non analizza. Può farlo ma non è il suo compito precipuo e specifico. Se riesce a dare grandi esempi comportamentali è meglio ma non rientra certamente nei suoi compiti amministrativi. Quello che, però, un Sindaco ha il dovere di fare è garantire l’ordine pubblico e il pubblico decoro. Come ricordava Nicola Casino per quanto riguarda Matera, il Sindaco nella sua qualità di Ufficiale di Governo può adottare ordinanze contingibili ed urgenti, può migliorare ed aumentare i controlli, può installare telecamere ed altre misure di dissuasione, può agire per liminare, ridurre o rendere più difficile il degrado del territorio e il suo abbandono. Immaginare che si possa rimanere inerti davanti a questo stato di degrado sociale, a questa continua minaccia alla sicurezza dei cittadini, a questa progressiva offesa del patrimonio artistico della città è decisamente fuori luogo e fuori da ogni logica.
SE NON RIESCE CHIEDA AIUTO
È evidente che Mario Guarente, così come Bennardi (lo diciamo per par condicio e per evitare le accuse di accanimento o di faziosità) non è assolutamente in grado di affrontare la situazione. Per fortuna viviamo in un sistema che offre una pluralità di Enti, di Strutture, di Autorità che possono aiutare il Sindaco. La Questura di Potenza è stata elevata a questura di prima fascia, a pochi metri del Palazzo di Città c’è la Prefettura il cui titolare ha più volte dichiarato di essere pronto ad affrontare le emergenze. Il Sindaco Guarente non si lasci paralizzare dall’orgoglio e chieda aiuto. Chieda aiuto al Questore, al Prefetto, ai Carabinieri, utilizzi i Vigili Urbani non soltanto per elevare contravvenzioni per eccesso di velocità. Mario Guarente si faccia carico del suo ruolo di responsabile dell’Ordine e del Decoro Pubblico e chieda aiuto a chi, insieme a lui, ha questo compito. Chiedere aiuto non è mai un errore. Arrivare al punto che i cittadini esasperati chiedano al Prefetto di sostituirsi al Sindaco sarebbe veramente un errore grave e una grave perdita di credibilità.
Di Massimo Dellapenna