REGALI CON SOLDI PUBBLICI
50 anni Regione, cosa loro. Brogli in serie: Cicala cerimoniere consegna a Bardi, consiglieri ed assessori le opere
La casta si auto omaggia con una medaglia celebrativa pagata dai lucani
«Ho visto lei che bacia lui che bacia lei, che bacia me», è una triangolazione perfetta gioiosa ed eccitata quella che è andata in scena ieri in Regione Basilicata. Il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, ha fatto realizzare medaglie commemorative dei cinquant’anni dalla nascita della Regione e le ha fatte realizzare a spese del Consiglio per poi consegnarle ai consiglieri regionali e al presidente della Regione, Vito Bardi. In pratica il presidente del Consiglio regionale le ordina, il Consiglio le fa stampare con i soldi dei contribuenti e il Presidente le dona ai consiglieri regionali. Ognuno si è fatta la medaglietta sua ma se l’è fatta con i soldi dei cittadini. Un’atmosfera ovattata a chiusa, conclusa nel suo essere autoreferenziale. Il simbolo marcio della casta che parla a sé stessa, si premia da sola e si bea di un anniversario del quale non ha nessun merito. Una premessa è d’obbligo. Cinquant’anni fa non nasceva soltanto la Regione Basilicata, nasceva tutto il sistema delle Regioni. Non è merito di Cicala né di Bardi, non è merito in realtà di nessun esponente del Consiglio regionale né di oggi né di allora. A voler fare le pulci alla storia, in realtà, le Regioni nacquero in Parlamento con il consenso di quasi tutto il sistema parlamentare. Gli unici contrari furono i missini, partito nel quale affonda le radici Fratelli d’Italia in cui Cicala milita dopo tanto peregrinare.
UNA CERIMONIA PITTORESCA
mercoledì 21 giugno 2023 Primo Piano 7 www.lecronache.info Mentre il Presidente premiava i Consiglieri per un merito che non aveva per l’anniversario della nascita delle Regioni che la destra non voleva il post su Facebook della cerimonia veniva commentata da Francesco Piro di Forza Italia con una insolente e provocatoria domanda: «Quanto costa?». Sembra la favola del Re nudo, tutti a lodare il Re vestito con abiti invisibili tranne il bambino che dice che svela l’arcano. Francesco Piro svolge il ruolo di quel bambino, l’unico sincero in un mondo di adulatori. Non saremo noi a fare i moralisti dell’antipolitica ed il commento sui costi della casta ma certamente anche a noi piacerebbe sapere quanto costa questa autopremiazione immeritata.
ARS GRATIA ARTIS
Un problema che non attanaglia Cicala che, invece, fa il Mecenate e, come il grande consigliere di Augusto imperatore loda e raccoglie artisti intorno a sé e alla sua corte. Dalla comunicazione istituzionale seguita all’“evento” si apprende che «la medaglia realizzata in 200 esemplari con tecnica di fusione a cera persa – spiega l’autore, il pittore e scultore Amedeo Brogli, nato in Basilicata, a Palazzo San Gervasio – è una piccola scultura che da una parte, su un fondo materico, riporta in rilievo il logo scelto dalla Regione per celebrare il 50º anniversario della sua istituzione. Realizzata con oggetti diversi, riporta la scritta 1970-2020, una stella e il numero 50 che, nello zero, contiene le quattro linee ondulate a rappresentare i quattro fiumi simbolo della Basilicata e tutto intorno la scritta in rilievo Consiglio Regionale della Basilicata». «Gli elementi – si fa presente Brogli che è stato collaboratore di Guttuso nelle ultime grandi tele e nei dipinti pubblici di Varese e Messina – sono stati realizzati su livelli diversi con superfici lucide e ruvide. La medaglia si regge su un pic- colo supporto parte integrante della stessa. Sull’altro verso è rappresentata, sempre su un fondo materico, in altorilievo, il profilo della regione dove una piccola stella sopra la sigla Pz sta ad indicare il capoluogo Potenza ed un piccolo quadrato sopra la sigla Mt indica la provincia di Matera. La sagoma della regione poggia sullo scudo sannitico che contiene le quattro fasce ondulate simbolo della Basilicata. In alto una colomba in volo prende spunto dall’antico stemma nel quale era rappresentata una testa di aquila coronata di profilo sostituita qui dalla colomba a significare il volo da una regione in crescita». Un’opera d’arte di stampo Guttusiano quella di cui si potranno fregiare i consiglieri regionali. Un piccolo dono del Presidente ai suoi consiglieri. «E io pagò» direbbe Totò ma, vuoi mettere con la soddisfazione di vedere lei che premia lui che premia me.