BROGLI, L’INGIUSTIFICABILE SPESA
50 anni regione: medaglie costate 26 mila €, spesi pure 366 € per allestire la sala del re. Il souvenir per consiglieri e assessori regionali pagato dai lucani: Cicala, un danno tira l’altro
Il conto pagato dai lucani per le 200 medaglie 200 medaglie commemorative del 50° anniversario della Regione Basilicata, che è ricaduto nel 2020, è stato di 21mila e 600 euro, ovvero oltre 26mila euro Iva inclusa. Beneficiario dell’affidamento diretto, l’artista Amedeo Brogli che, nell’occasione, ha anche stabilito il prezzo. Il presidente del Consiglio regionale Amedeo Cicala ha inviato all’Ufficio competente un documento contente 2 cose: il nominativo di Brogli ed una sorta di disciplinare con le indicazione delle caratteristiche tecniche delle medaglie, quali peso, diametro e tipologia di lavorazione. Poi l’Ufficio ha chiesto a Brogli il prezzo, l’artista ha risposto e l’offerta è stata accettata senza colpo ferire. Il pagamento in soldi pubblici. L’ultimo aggiornamento della vicenda che Cronache Lucane segue dal febbraio scorso, pone ulteriori interrogativi. Con una cerimonia riservata ai diretti interessati, il presidente Cicala ha consegnato al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ai consiglieri e agli assessori regionali la medaglia celebrativa del 50° anniversario della Regione Basilicata. A via Verrastro non è una novità che col ricorso alla paventata diuturnitas, si tenti, o si sia tentato, di far assurgere prassi opache, o, in via generica, addirittura illecite, a parametro di legalità comportamentale. Spese di rappresentanza e spese aventi finalità promozionali. Quella delle medaglie in serie commissionate a Brogli, è sta- ta qualificata come spesa «per l’acquisizione di oggetti promozionali dell’immagine istituzionale». Con l’auto omaggio a sè stesso, a Bardi ed ai consiglieri ed assessori, Cicala si è come cimentato nell’arte del funambolo sul filo del rasoio. Difficile, se non impossibile, tessere un nesso eziologico tra il dono con soldi pubblici ed il mandato politico esercitato. In assenza della riferibilità all’attività politica esercitata, sotto questo versante, l’auto omaggio coi soldi dei lucani rientrerebbe nel perimetro delle esigenze squisitamente personali con conseguente collegamento all’utilizzazione di risorse finanziarie pubbliche per finalità private. Pioverebbe, però, anche sull’altro versante: quello degli oggetti promozionali dell’immagine istituzionale dell’Ente Regione. Considerare come legittime spese di promozione quelle spese effettuate, pur se in parte, escludendo le restanti medaglie delle 200 complessive, in favore di dipendenti, ex dipendenti o amministratori dell’Ente stesse, impedisce, sarebbe altrimenti una contraddizioni in termini, di annoverare le stesse come finalizzate a promuovere l’immagine dell’Ente. Che Cicala e gli altri tornino dalle loro famiglie con la medaglia di Brogli, non può significare promuovere l’immagine della Regione Basilicata. Un dono ricordo pagato con soldi pubblici, viene naturale desumere che per i riceventi rappresenti una sorta di pro memoria dell’aver ricoperto la carica politica in concomitanza col 50° anniversario della Regione Basilicata, non può corrispondere ad un’esigenza realmente rappresentativa della Pubblica amministrazione. Se fosse il contrario, allora bisognerebbe sostenere che il fatto che a casa Cicala ci sia un “Brogli” seppur in serie, fu collaboratore di Guttuso, sia un elemento che concretamente accresce la promozione dell’immagine istituzionale di via Verrastro. Come chicca finale, per l’auto omaggio, sono stati spesi altri soldi pubblici: per l’allestimento della sala Basento presso la Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata dove è avvenuta la consegna a Bardi, consiglieri ed assessori, delle medaglie per il 50° anniversario della Regione Basilicata, più quello per la visita odierna dell’Ambasciatore della Repubblica di Malta, è costato 366 euro.