EBAB: WELFARE PER TUTELARE LA SALUTE E IL BENESSERE
Incontro a Villa d’Agri dell’Ente Bilaterale Artigianato Basilicata: tema, l’assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore
L’assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’artigianato è uno strumento della Bilateralità Artigiana ancora più importante in questa fase di oggettiva difficoltà del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale per tutelare la salute e promuovere il benessere dei lavoratori. È la conclusione dell’incontro promosso a Villa d’Agri dall’Ente Bilaterale Artigianato Basilicata (aderiscono all’Ebab Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl, Uil),sull’attività del Fondo San Arti per supportare tutti gli iscritti, lavoratori e datori di lavoro, e i loro familiari, tutelando la loro salute e generando benessere collettivo. Stefano Cale- no responsabile sistemi informatici Ebna-Fsba e Bruno De Simone Ufficio contri- buti San Arti – presente il sindaco Marco Zipparri – hanno illustrato le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie erogate sottolineando che si metto- no a disposizione strumenti efficaci, integrativi rispetto alla sanità pubblica e gestiti sempre con la massima efficienza. «San Arti è un fondo effettivamente integrativo rispetto al Servizio Sanitario Nazionale – ha affermato Rosa Gentile, presidente Ebab, presente a Villa d’Agri con il vice Diego Sileo e tutti i dirigenti dell’Ente Bilaterale – al quale riconosciamo un ruolo prioritario. Facciamo parte del cosiddetto secondo pilastro e vogliamo farlo bene. Ci riteniamo alleati del Servizio Sanitario Nazionale, per contribuire alla realizzazione di un sistema realmente universalistico”» San Arti. oggi rappresenta il terzo fondo in Italia grazie ai suoi 600.000 iscritti che comprendendo lavora- tori e titolari di micro e piccole imprese, che costituiscono la parte principale del tessuto produttivo italiano. La nascita del Fondo – evidenzia Gentile (presidente Ebab) – ha permesso ne- gli anni di creare un sistema di welfare che sfrutta la contrattazione collettiva per offrire assistenza capillare, omogenea, diffusa e inclusiva ad una platea di beneficiari che compongono un universo, come quello dell’artigianato, caratterizzato da un’estrema parcellizzazione, ottenendo in pochi anni importanti risultati in termini di maggiore coesione sociale. Grazie al ruolo ricoperto e ad una presenza capillare con oltre 1.400 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale, il Fondo – aggiunge il vice presidente Sileo – ha potuto offrire il proprio contributo anche e soprattutto nei momenti di difficoltà che il Paese ha attraversato in questi dieci anni. Dagli eventi sismici che hanno funestato il Centro Italia, ai terribili due anni di pandemia causata dal Covid-19, che hanno visto San Arti. impegnato in prima linea grazie ai 7 milioni di euro di prestazioni erogate per contrastarne gli effetti. Per i lavoratori è uno strumento che tutela la salute e difende il salario.