IO SO’ IO E VOI NUN SIETE UN…

A guardarli bene si capisce molto della fisiognomica del potere seduta sugli allori e sui privilegi e così quella truppa di presidenti, consiglieri regionali, scaldapoltronisti ed assessori esterni, molti dei quali in predicato di non essere eletti ne tantomeno rieletti potevano passarla meglio la giornata piuttosto che omaggiare l’inservibile lusso inventato dal presidente del Consiglio Carmine Cicala, in occasione dei 50 anni della Regione e non certo nuovo a egotismi celebrativi che pure hanno segnato pagine non belle di questo centrodestra ormai incapace d’alzare l’etica pubblica a dovere necessario della politica del fare. Ora se si pensa allo sprofondo demografico che avvilisce i nostri paesi, alla vita cara e senza lavoro che c’è, alle buste paga tra le più basse d’Italia ed al cumulo di storture ed inefficienze come le liste d’attesa, la povertà e l’esclusione sociale, allora davvero pare indigesta quella platea festosa e menefreghista riunita all’occasione magari per acchiappare una medaglietta, tra le 200 realizzate a spese dei poveri lucani e su cui il buon Gianni Rosa d’altri tempi avrebbe tuonato fulmini e saette mentre ora s’è ridotto miseramente al mutismo funzionale proprio perché Cicala è il nuovo “fratellino” arrivato. Pare risentire la battuta del marchese del Grillo:“Io so io e voi nun siete un…”